Questa la dichiarazione del presidente di Unima, Silvano Ramadori, che sottolinea il ruolo degli agromeccanici nella sperimentazione e diffusione delle nuove tecnologie.
"La gestione di queste tecnologie – guida satellitare, rilevamento delle produzioni, uso di mezzi tecnici a rateo variabile e telerilevamento – non è alla portata di tutte le aziende agricole, considerata la ridotta superficie aziendale che non permette di ammortizzare gli investimenti necessari - spiega il presidente Unima.
Non a caso si tratta di tecniche che sono presenti sul territorio soprattutto per opera dei contoterzisti che già da anni applicano questi sistemi sulle macchine da raccolta, su quelle impiegate per la distribuzione di prodotti fitosanitari e di fertilizzanti, riducendo l’impatto ambientale e incrementando la resa economica dei mezzi tecnici impiegati".
Attraverso società collegate ed enti di ricerca, l'unione dei contoterzisti partecipa da tempo alla sperimentazione e allo sviluppo di nuove tecniche di gestione del territorio rurale e la rete di imprese già dotate delle necessarie attrezzature, unita alle competenze tecniche degli imprenditori, rappresenta un forte elemento di diffusione capillare delle tecniche di agricoltura di precisione.
"Per questo motivo - ha concluso Ramadori - chiediamo al ministro Martina di tenere conto dell’esperienza acquisita dai contoterzisti e da Unima in questo settore, entrando a far parte dei tavoli di lavoro per la definizione delle strategie di gestione e diffusione dell’unico modo possibile di fare agricoltura nei prossimi decenni, salvaguardando la competitività del nostro sistema produttivo e la qualità dei prodotti agricoli".
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Fonte: UNIMA