Nella grande partita della lotta al dissesto idrogeologico nazionale, iniziata con la sigla dell’accordo che dovrebbe sbloccare oltre 7100 cantieri e 9 miliardi di euro nei prossimi 6 anni, gli agromeccanici di Uncai, forti di un know how pluriennale nella cura del territorio e di una disponibilità senza pari di mezzi tecnici all’avanguardiachiedono di giocare un ruolo da protagonista

Il dissesto idrogeologico si combatte con interventi sistematici di manutenzione del territorio, ma anche con mezzi meccanici adeguati - ha commentato Aproniano Tassinari, presidente di Uncai - Ogni tipo di fenomeno e di terreno richiede tecnologie meccaniche differenti e capacità di guida e di intervento che sono il grande patrimonio e il know how dei contoterzisti".

Sulla necessità di coinvolgere nella lotta tutti i soggetti utili si è espresso il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, che ha dichiarato come, per mettere al sicuro l’Italia, non bastino solo nuovi fondi e norme più chiare, ma sia necessario “un grande gioco di squadra in cui tutti si sentano protagonisti, per chiudere i conti col passato e restituire agli italiani la certezza di vivere in un territorio sicuro".

"Uncai è pronta a prendere parte a questo grande gioco di squadra” ha aggiunto Tassinari, ricordando che senza macchinari specializzati non è possibile effettuare interventi efficaci e fare una buona opera di prevenzione e difesa del territorio.

Attraverso il loro lavoro, i contoterzisti svolgono un'importate funzione di prevenzione del dissesto idrogeologico, soprattutto nelle aree più fragili come quelle pedemontane e lungo la dorsale appenninica – ha proseguito Tassinari - Inoltre, grazie ai contoterzisti, si innesca il ciclo virtuoso dell'utilizzo degli scarti delle foreste come biomasse. Per questo ci auguriamo che l'accordo tenga conto dei servizi prestati da sempre dalla meccanizzazione in campo agricolo e forestale per la manutenzione sul territorio e la mitigazione del dissesto".