A settembre la Commissione Agricoltura della Camera dei deputati avvierà la discussione sull’inquadramento della figura dell’imprenditore agromeccanico professionale. Lo ha assicurato il presidente della Comagri, Luca Sani, ai vertici di Confai, nel corso di un incontro a Roma, due giorni fa, con la delegazione della Confederazione degli agromeccanici e agricoltori Italiani, guidata dal presidente Leonardo Bolis.

Sani è uno dei firmatari della proposta di legge – la numero 527 del 25 marzo 2013, primo firmatario Marco Carra – per garantire regole certe all’impresa che svolge servizi di terziarizzazione per il comparto agricolo.
È stato un incontro cordiale e proficuo – ha commentato Bolis – nel quale Confai ha rimarcato l’esigenza di attivare la qualifica agricola dell’imprenditore agromeccanico, con lo scopo di eliminare le discriminazioni che colpiscono le imprese di meccanizzazione agricola rispetto a quelle agricole”.

Secondo Confai, “si potrà parlare di filiera agricola e di coesione verso obiettivi di crescita condivisa solo quando saranno superate le norme di manifesta iniquità verso il settore agromeccanico. Pensiamo ad esempio - sottolinea Confai - alle misure dei Psr relative all’acquisto delle macchine agricole, ai provvedimenti inerenti la gestione dei rifiuti, alla sicurezza sul lavoro”. Positivo, invece, il superamento dei vincoli ambientali che gravavano sulle imprese di meccanizzazione agricola in materia di certificazione degli essiccatoi.