La joint venture tra Cnh - Fiat Industrial e Koç Holdingproduttore turco di macchine agricole, ha celebrato lo scorso 28 marzo con la posa della prima pietra, l'avvio alla costruzione del nuovo stabilimento produttivo di Erenler, nel  distretto di Sakarya.
La cerimonia, cui hanno preso parte il presidente del Consiglio di amministrazione di Koç Holding, Mustafa V. Koç, e il chief operating officer di Fiat Industrial, Richard Tobin, si è svolta alla presenza del ministro dell'Economia turco, Zafer Çaglayan, e della stampa nazionale. 

L'evento segna una nuova e importante tappa dell’affermato rapporto tra Koç Holding e Fiat Industrial, iniziato nel 1967 con la creazione della joint venture TürkTraktör. Da allora, TürkTraktör si è sempre più rafforzata sul mercato nazionale dei trattori e delle mietitrebbie, grazie ai marchi New Holland AgricultureCase IH e un importante esportatore. 

"TürkTraktör è una realtà importante per l'industria turca - ha dichiarato Koç -, con le sue avanzate tecnologie, TürkTraktör è il più grande stabilimento in Turchia e uno dei più importanti in Europa. Producendo localmente componentistica e accessori, ha contribuito allo sviluppo dell'indotto industriale e ha creato un vantaggio competitivo per il paese".

TürkTraktör produce attualmente 250 modelli base di trattori e 500 diverse varianti, oltre a componenti come motori, trasmissioni, assali anteriori e posteriori.
L'azienda esporta oltre il 30 per cento della sua produzione in più di 90 Paesi in tutto il mondo.
"Sono lieto dei risultati che TürkTraktör sta ottenendo sia nel mercato locale che nell’esportazione - ha dichiarato Tobin.
Tra i principali fattori di questo successo, l’eccellente rapporto e le sinergie che abbiamo instaurato con Koç Holding, il proficuo incontro tra il know-how e le competenze di Case New Holland e l'esperienza e la reputazione di Koç nel mercato turco"

Il nuovo stabilimento di Erenler, che si estenderà su una superficie totale di 200mila metri quadrati, produrrà trattori, permettendo a TürkTraktör di soddisfare l'evoluzione della domanda locale e di aumentare le esportazioni per rispondere alle crescenti esigenze di meccanizzazione dell'agricoltura globale.