"Ricorrere ai contoterzisti per ottimizzare la gestione delle risorse idriche e ridurre i costi irrigui". Questo il suggerimento dell'assessore all'Agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato, che rappresenta, secondo Confai, il riconoscimento di un ruolo di primo piano della meccanizzazione agricola anche nella gestione di un'emergenza come quella della siccità, che sta bruciando intere colture, con danni oltre il miliardo di euro.

Confai auspica che il contributo degli agromeccanici possa trovare il riconoscimento che merita anche in termini di quadro giuridico nazionale, dopo che da anni per l'Unione europea il contoterzismo agricolo è inserito – anche fiscalmente – nel comparto primario.

La Confederazione degli agromeccanici, inoltre, sollecita il presidente del Veneto, Luca Zaia, a farsi direttamente promotore – anche presso il Governo - di ogni azione che possa eliminare le discriminazioni fra imprese di meccanizzazione agricola e imprese agricole.

"Riteniamo che ricordarsi della centralità degli agromeccanici solo durante le emergenze sia dequalificante per l'intero sistema primario, che fa dell'outsourcing uno dei motori della moderna agricoltura - afferma il presidente di Confai, Leonardo Bolis -. Chiediamo al governatore Zaia di sostenere oggi e con forza l'idea che da ministro delle Politiche agricole venne a presentarci durante l'assemblea annuale del nostro sindacato il 27 maggio 2009 e cioè lasciare liberi i contoterzisti se accedere al settore agricolo o rimanere nell'artigianato".