Macchine movimento terra, officine mobili e operatori: Cnh ha messo a disposizione della Protezione civile un'unità di soccorso di emergenza per far fronte ai gravissimi danni causati dal doppio terremoto che ha colpito l'Emilia il 20 e il 29 maggio scorsi.

Cnh è, tra l'altro, presente sul territorio colpito con uno stabilimento produttivo a Modena e un sito di Ricerca e Sviluppo e centro logistico a San Matteo (nella provincia di Modena).

Sotto il coordinamento della Protezione civile, l'unità opera in maniera autonoma e dispone di dodici mezzi movimento terra leggeri (sollevatori telescopici, mini escavatori, mini pale compatte, terne) e pesanti (escavatori, pale gommate) dei marchi New Holland, cinque officine mobili, autocarri Iveco per trasporto macerie e 20 operatori e meccanici, tra personale di Cnh e dei suoi concessionari.

L'unità, organizzata in quattro squadre, è già operativa nei Comuni tra i più colpiti dal sisma - Cavezzo (Mo), Finale Emilia (Mo) e Medolla (Mo) - per realizzare la rete fognaria e preparare la superficie del campo di accoglimento degli sfollati, ripulire le vie del centro storico, demolire gli edifici pericolanti e smaltire le macerie.

Inoltre, alla luce dell'inagibilità di numerosi capannoni industriali nelle zone colpite dal sisma, la società ha messo a disposizione il complesso industriale di Cento (Fe), affinché le aziende locali che lo necessitano possano trovare una sede dove riprendere rapidamente le attività produttive.

Per quanto riguarda il supporto ai clienti, Cnh, tramite le proprie strutture di assistenza, sta effettuando visite presso le aziende agricole e i contoterzisti del territorio che hanno subito danni ai macchinari, affinché possano riprendere quanto prima le attività.

Infine, l'azienda sta conducendo le ispezioni necessarie per accertarsi che le proprie strutture non abbiano riportato danni tali da pregiudicarne l'agibilità e che siano idonei per riprendere l'attività lavorativa in piena sicurezza.