Apima Mantova fa la stima dei danni provocati dal terremoto e denuncia atti di sciacallaggio che colpiscono anche il mondo della meccanizzazione agricola, a partire dai furti di carburante. L'Associazione delle imprese di meccanizzazione agricola ha registrato alcuni casi nell'area del basso mantovano, ma al momento – fa sapere il direttore, Sandro Cappellini, "è prematuro dare cifre che potrebbero essere lontane dall'entità effettiva delle perdite".

Quasi tutte le strutture della zona hanno subito lesioni più o meno gravi. "Le nostre imprese hanno messo in sicurezza i macchinari parcheggiandoli all'aperto, potendo così assicurare i propri servizi. Purtroppo si è affacciato il problema dello sciacallaggio, dal carburante alle batterie, nei casi finora segnalati".

In ogni caso, prosegue Cappellini, "daremo quanto prima le risposte e le valutazioni dei nostri tecnici all'assessorato dell'Agricoltura della Provincia di Mantova, che ci ha invitato a quantificare i danni, in modo da avviare tutte le linee di credito per una celere ripresa del comparto agricolo".

Contemporaneamente, il presidente di Apima, Marco Speziali, ha scritto all'assessore lombardo alla partita, Giulio De Capitani, invitandolo a non dimenticare di coinvolgere il comparto agromeccanico, dal momento che tali imprese "sono state incluse nel Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura".

Quanto alle accise, Apima chiede che vengano eliminate quelle ormai senza più significato. "Il sostegno per le vittime del terremoto che ha colpito Emilia e Lombardia è sacrosanto e fuori discussione – dichiara Speziali – ma è inconcepibile pagare ancora oggi accise per la guerra in Abissinia, la missione italiana in Libano o il terremoto dell'Irpinia. Sarebbe interessante sapere dove vengono destinate oggi questi fondi e chi di fatto ne beneficia".

Apima ribadisce la propria disponibilità per l'emergenza terremoto verso la Prefettura e la Protezione civile con i mezzi agricoli di tutti gli associati.