L'agricoltura fa i conti anche con l'abilitazione per guidare i trattori, gli escavatori e i carrelli telescopici, al colpo di 2-4mila euro per azienda. Queste le stime di Confai sui costi che comporteranno i provvedimenti obbligatori per le imprese agricole e agromeccaniche. Così dice il provvedimento approvato recentemente in Conferenza Stato-Regioni, in attuazione del decreto 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro.
Non importa se il dipendente ha un contratto a tempo determinato o se rientra fra la manodopera stagionale. Sul trattore potranno salire solamente operatori abilitati. Obbligatori dunque i corsi di formazione, anche se magari sono già stati effettuati e un'integrazione non sarebbe altro che un doppione.
I costi per le aziende agricole e agromeccaniche sono stimati da Confai nell'ordine dei 2-4mila euro, dato che il provvedimento si applica anche agli operatori autonomi, dipendenti e ai coadiuvanti familiari. A livello nazionale, si parla di 700mila operatori interessati alla formazione per utilizzare le attrezzature di lavoro.
La Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani stigmatizza questo ulteriore carico burocratico, a tratti inutile. "Così scattano obblighi troppo onerosi per i datori di lavoro – afferma Leonardo Bolis, presidente di Confai - e si confondono misure per migliorare la sicurezza sul lavoro con provvedimenti che gravano in termini di burocrazia e costi sulle imprese, ma senza portare a un effettivo miglioramento". Secondo Confai si tratta di un ulteriore balzello in contraddizione al significativo calo degli infortuni in agricoltura, come risulta dai dati Inail.
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Fonte: Confai