L'Unima, Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola, ha riunito nei giorni scorsi a Bologna la consulta dei presidenti per dare gli indirizzi strategico-politici all'associazione.

Oltre all'aggiornamento sui temi del progetto di legge di qualificazione in discussione al Senato e gli emendamenti alla riforma Pac per l'accesso ai Psr, la consulta si è pronunciata su questioni che riguardano la sostenibilità economica delle aziende, la professionalizzazione delle attività e lo sviluppo associativo. I presidenti sono stati concordi nel lamentare la difficoltà del momento, soprattutto a causa del caro gasolio e della stretta creditizia, ma hanno anche lanciato l'allarme per le nuove imposizioni fiscali agli agricoltori 'loro clienti', che stretti oramai anche dall'Imu rischiano di avere grosse difficoltà a corrispondere anche il dovuto delle lavorazioni effettuate da parte degli agromeccanici.

Il presidente nazionale Aproniano Tassinari afferma: "I presidenti hanno voluto rimarcare la necessità di investire in formazione, unico strumento che può aiutare nei momenti di crisi a preparare la ripresa e a farsi trovare pronti una volta che la congiuntura negativa si sia esaurita".

Ha infine suscitato interesse tra gli addetti il tema dell'internazionalizzazione della categoria, in considerazione di varie offerte di collaborazione e partnership ricevute dall'Europa, dall'Asia e da Israele, che potrebbero consentire di accrescere il raggio di azione degli agromeccanici italiani in un'ottica di scambio di idee, soluzioni e professionalità.