Visitatori totali in linea con le attese della vigilia, mentre sono in crescita le presenze estere: l'aria che si respira tra i padiglioni è di una rinata fiducia che parte proprio dalla 28° edizione di Samoter, il salone triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l'edilizia che si è chiuso domenica 6 marzo dopo cinque giorni di esposizione, dibattiti e affari.

Le proiezioni della mattina stimano le presenze totali in 98 mila visitatori, in linea con le previsioni, con una tendenza positiva delle presenze estere, pari a oltre 11 mila operatori, che conferma ancora di più la valenza internazionale della rassegna.

"Samoter supera le titubanze di quanti sino a sei mesi fa non credevano possibile una edizione importante, ma soprattutto ricca di spunti concreti per il business delle aziende con oltre cinquanta delegazioni estere e molti convegni di approfondimento – commenta Ettore Riello, presidente di Veronafiere - E, invece, proprio da Samoter sono giunti positivi segnali al comparto, anche per le aziende del made in Italy: abbiamo lavorato per questo e abbiamo avuto ragione nel crederci sempre".

"Oltre 900 espositori da 37 Paesi, quasi 100 mila visitatori con una crescita degli esteri e l'area espositiva articolata in modo completo nel presentare tutti i comparti in cui si articola il settore, possono essere considerati un vero successo, tanto più se consideriamo in quali gravi turbolenze economiche è stato portato avanti e promosso il Samoter dall'ultima edizione di tre anni fa ad oggi – sottolinea il direttore generale, Giovanni Mantovani - Cogliamo però le due curve, quella di massima crescita del 2008, quando si svolse l'edizione precedente, e quella della ripresa, che abbiamo agganciato con il 28° Salone. Questo, al di là delle coincidenze, è segno anche che si è lavorato nella giusta direzione individuando nella internazionalità, nella sicurezza e nella sostenibilità le chiavi di lettura per il mercato del settore. E le conferme sono venute proprio dai nostri espositori, grandi e piccoli, esteri e italiani, che ci hanno confermato la loro fiducia e il loro apprezzamento: questo ritengo sia il successo più grande per chi come noi organizza direttamente fiere e non le ospita soltanto".