L'assemblea annuale di Apima Mantova, l'Associazione delle imprese di meccanizzazione agricola, si trasforma in una festa. Non soltanto per il traguardo dei primi 75 anni di vita, ma anche per il rivoluzionario cambio di statuto a livello nazionale, che trasforma l'organizzazione presieduta da Marco Speziali in sindacato agricolo.

Una metamorfosi che, stando alle parole delle istituzioni presenti a Corte Peron (Marmirolo) nel corso dell'appuntamento assembleare di ieri 6 marzo 2011, rappresenta un percorso necessario e obbligato.

"Stare fuori dall'agricoltura – lo dice il direttore di Apima, Sandro Cappellininon ha senso per le nostre imprese. D'altronde, lavoriamo e operiamo nelle campagne, rappresentando la totalità delle operazioni di raccolta e la maggior parte delle attività legate al ciclo produttivo primario".

Il gradimento su questa apertura verso l'agricoltura raccoglie un gradimento bipartisan da parte delle istituzioni. Inoltre "il bilancio del 2010 – ricorda il numero uno di Apima - è caratterizzato da un forte dinamismo associativo". Apima ha stretto alleanze importanti in chiave di rilancio economico ed ambientale dell'agricoltura. "Stiamo lavorando per una Borsa dei reflui zootecnici in collaborazione con l'Ersaf Lombardia – sottolinea Marco Speziali – e siamo l'unico sindacato presente nel distretto agroalimentare 'Po di Lombardia', capitanato dal Consorzio Virgilio".

Quello che conta, considerata da un lato la globalizzazione e dall'altro l'aumento dei consumi a livello mondiale, è pensare in grande. "L'agricoltura del futuro avrà sempre più bisogno di voi – sostiene il professor Tommaso Maggiore, ordinario di Agronomia dell'Università di Milano - Gestire l'intero ciclo di produzione, compresa la prima trasformazione, non potrà essere di competenza dell'agricoltore, ma di imprenditori multifunzionali e tecnologicamente attrezzati come i contoterzisti. Fra alcuni anni la dimensione media delle imprese di meccanizzazione agricola arriverà a gestire almeno 2.000 ettari, fino a punte di oltre 5.000. L'economia di scala, insieme ad un percorso in grado di garantire sicurezza alimentare e tracciabilità, saranno i cardini dell'agricoltura dei prossimi anni".