“La differenza tra un adulto e un bambino è solo nella dimensione del giocattolo” – questo è l’esordio di Francesco Zerbinati, marketing manager Italia di New Holland, per la presentazione della  gamma  T7000 a Pinerolo (TO). E il T7000 è davvero un grande giocattolo, un giocattolo adatto agli appetiti di bambini molto cresciuti. Bambini che forse hanno fatto dei giochi e dei sogni dell'infanzia il proprio lavoro.

Ogni idea ha la sua origine

Il T7000 consta di tutte le prerogative Fiat, la prima azienda italiana a costruire trattori (primo prototipo nel 1916), mai cambiata di proprietà né mai interrotta la produzione di macchine agricole, nemmeno durante le guerre. Fondamentale appare, secondo Zerbinati, la ricerca della semplificazione nell’uso della tecnologia. Questa filosofia ha portato per esempio al record del mondo di trebbiatura grano: 551 tons in 8h. Nei campi ad alte produzioni la tecnologia assiale aumenta infatti la capacità di “ingurgitare” enormi quantità di raccolti mantenendo al contempo dimensioni contenute. Sensori di raccolta premettono di massimizzare il fronte di trebbiatura, mentre il computer di bordo aiuta l’operatore fornendo suggerimenti sulle impostazioni ottimali da tenere  durante le operazioni. La Grain Cam System, inoltre, individua le granelle non conformi e ne permette l’eliminazione. Nelle lavorazioni in pendenza, infine, lo scuotipaglia può non lavorare sempre al meglio: l’Automatic Cleaning Fan utilizza un flusso d’aria per migliorare la pulitura del prodotto mantenendo elevato lo standard qualitativo finale. Ma la tecnologia deve nascere dalle esigenze degli utilizzatori: per questo la serie TD 4000 F è nata ascoltando le richieste venute dai clienti che hanno aziende di piccole dimensioni, specialmente orticole. La necessità di ridurre i costi ha portato a una macchina che unisce i pregi delle utility a quelli delle tecnologie più avanzate. Per le trince FR9000 è stata creata la guida automatica per il tubo di lancio. Zerbinati prosegue nel suo inquadramento delle premesse grazie alle quali possono nascere vere innovazioni, elencando altri esempi, come lo Smart Breaking System: verrà presentato ad Agritechnica e permette di non fermare le ruote durante la svolta evitando i buchi nel terreno. Oppure la NH @Movia la nuova vendemmiatrice “di precisione”: premiata al SITEVI 2009, raccoglie in due differenti ceste il prodotto lavorando su mappe caricate al momento della raccolta. Iniziando a parlare di trattori, giunge il turno del T6000 Range & Power Command: avrà il bracciolo Sidewinder II. Il Top di gamma sarà il 6090, con peso potenza vantaggioso (165 Cv)

 

 

La gamma T7000

Tractor of The Year 2008, è stato presentato ad Agrilevante e alla Fiera di Saragoza 2008. Consta di un motore NEF common rail (5 modelli: T7030, T7040, T7050; T7060, T7070). Il top di gamma può passare dai 225 Cv ai 251 grazie al Boost (optional). Il peso è di 7200 kg, producendo un rapporto peso potenza molto vantaggioso (29 g/kg). E’ inoltre compatibile con biodiesel al 100%. Prodotta nello stabilimento di Anversa, la trasmissione autocommand è totalmente New Holland. A 40 km/h viaggia a 1450 giri, garantendo il massimo livello di coppia: cioè bassi consumi. La velocità minima è invece di soli 30 m/h. E’ una trasmissione a variazione continua completamente ridisegnata: consta di una componente idrostatica e di una meccanica.

[vedi la scheda del New Holland T7070 su Macgest.com]

 

Quest’ultima genera 4 gamme di marcia avanti, con altrettanti punti di massimo livello di efficienza senza l’intervento della parte idrostatica. A questi vanno aggiunti i due punti di efficienza della gamma a marcia indietro. Il vero punto di forza della nuova CVT, però, è l’interfaccia con l’utilizzatore: semplice, intuitiva, adatta sia agli utilizzatori esperti come ai meno navigati. Il controllo dei sollevatori starà a destra del joystick, anche se a richiesta si potrà averli invertiti. La leva Command Grip è di per sé sufficiente per guidare la macchina: per aumentare o diminuire la velocità basta spingere o tirare la leva. Se si lascia torna al centro, alla velocità preimpostata. Ovviamente in marcia indietro s’inverte la regola. Sostanzialmente, è la medesima leva utilizzata sulle trince FR9000, riadattata per l’uso sui trattori. Il Command Grip integra molte funzioni: i pulsanti neri comandano l’idraulica, mentre i pulsanti arancione sono per la trasmissione. Questi hanno pulsanti “+” e “–“, coi quali si sale o si scende alle velocità precedentemente impostate. Una rotella modifica in modo preciso il valore prefissato per adattarlo a esigenze puntuali (da 3 a 3,2 km/h per esempio). Infine, il pulsante “c” inserisce la modalità Cruise. E’ utilizzabile ovviamente solo se c’è concomitante presenza di sistema GPS integrati. I pulsanti neri gestiscono 2 distributori più il pulsante dell’innesto dell’HTS (freni a fondo campo). I differenti pulsanti hanno anche diversa sensazione tattile e pure il suono è differente. In tal modo, anche senza guardare si può trovare il pulsante giusto in ogni modo.

Il controllo delle funzioni

Si possono avere fino a 9 distributori idraulici programmabili tutti attraverso il monitor touch screen, previsto multilingue. Il joystick controlla i distributori posteriori e ventrali. Attraverso il  joystick si gestisce anche il flottante per ogni distributore, grazie alla combinazione di pulsanti e direzione di spinta della leva. La pompa è da 120 L/min con un’opzione fino a 150 L/min (Mega Flow). Il pannello ICP è in sostanza un trattore stilizzato e i pulsanti sono posizionati in modo intuitivo anche come localizzazione visiva. Infine, un solo display per tutto: il monitor è isobus compatibile e permette d’importare i necessari parametri per la guida di precisione oltre alle funzionalità stesse della macchina. Infine, fornisce i dati sulle funzionalità e le prestazioni.

 

 

Comodità e sicurezza

Anche il comfort ha i suoi pregi: ben sette differenti leve consentono la regolazione del sedile e delle sue sospensioni, mentre il poggia polso è regolabile come pure il bracciolo. Sul pannello di controllo c’è in ogni caso il pulsante M, il quale ripristina la guida di tipo manuale. La cabina Horizon è al top dell’evoluzione tecnica attuale: la visibilità è di 351° e si ferma a soli 69 db (A) la rumorosità massima. Consta di un sedile estremamente comodo, riscaldato e a bassa frequenza. C’è anche il blue tooth per il telefono, incorporato nell’autoradio. Gli specchietti sono telescopici, a regolazione elettronica e riscaldati. Il sollevatore posteriore è da 10463 kg, l’anteriore è integrato. E' stata prevista la presenza di un selettore elettronico della velocità della presa di potenza: si disinnesta automaticamente in funzione dell’impostazione dei gradi in cui opera.

Alla prova del campo

Bastano cinque minuti per prendere confidenza col T7070 e iniziare a giocarci. Con il pollice e il palmo della mano si riesce a colloquiare con la macchina e a farle fare quello che si desidera: cambio velocità, regolazione fine dell’avanzamento, dolcezza o rapidità d’inversione, svolte regolari e “programmate”, grazie al sistema automatico che permette una sterzata regolare senza onde al terreno. Lo stop and go è semplice e obbediente, e si ottiene con un tocco leggero del Command Grip. Il tutto senza pensare di avere 225 Cv e 7 tonnellate in palmo di mano. La visibilità e la dominanza del terreno sono ottimali come pure il comfort in cabina. Numerose regolazioni permettono infine di cucirsi addosso il posto guida del T7070 come fosse un abito su misura.
Se è pur vero che la qualità e la tecnologia si pagano, è bene però ricordare che fra un autocommand e un powershift vi sono 8.500 € di differenza (a listino, al lordo dei consueti sconti). Si tratta di una differenza di prezzo che per i professionisti delle lavorazioni agricole può ben essere ammortizzata nel corso della vita della macchina, godendosene al contempo tutti i vantaggi.