Agea rivendica di aver raggiunto gli obiettivi prefissati nel pagamento del saldo della domanda unica della Pac per la campagna 2023 e sottolinea che - per le regioni di sua competenza - tutti i pagamenti sono stati effettuati anche per gli strumenti dello sviluppo rurale, della vecchia e nuova programmazione. Tutto bene? Sembrerebbe proprio di sì, anche se una prima ricognizione di AgroNotizie® fa emergere qualche discrepanza nei dati. In parte si tratta di mancati saldi già annunciati da Agea, in parte no: ma vediamo come è andata. Tenendo ben presente una scadenza: per i pagamenti del saldo della domanda unica 2023 c'è tempo fino al 30 giugno 2024.

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I numeri di Agea

Con una nota diffusa alla stampa sin dal 29 dicembre 2023, Agea riferisce di aver effettuato pagamenti "per oltre 2,4 miliardi di euro" tra anticipi e acconti su domanda unica e sviluppo rurale della campagna 2023.
In particolare Agea sottolinea come dal 16 ottobre scorso, data di avvio ufficiale dei pagamenti, siano stati corrisposti, tra anticipi e saldi "Euro 885.118.218,76" solo sulla domanda unica 2023, ma non basta. Nella nota del 29 dicembre Agea sostiene anche che "per lo sviluppo rurale - tra vecchia e nuova programmazione - nel 2023 sono stati erogati euro 1.637.935.645,29".

 

Un rendiconto al centesimo la cui somma però eccede quella complessiva, poiché i pagamenti a questo punto sono in realtà pari ad oltre 2,5 miliardi. Per cui tutto sembra essere andato anche meglio del previsto.

 

In realtà la scadenza ultima per il pagamento di tutto il saldo della domanda unica resta sempre quella del 30 giugno 2024, data entro la quale, dovrebbero essere corrisposti complessivamente qualcosa come quasi 3,5 miliardi di euro solo sul Primo Pilastro.

 

Ma entro quella data, mettendo dentro anche i pagamenti a superficie e capo dei Complementi per lo Sviluppo Rurale regionali, si arriverà a pagare in realtà 7 miliardi di euro, come dichiarato dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in occasione della conferenza stampa del 17 ottobre 2023, tenutasi per illustrare l'avvio del pagamento dell'anticipo della Pac sulla campagna 2023

 

La differenza tra 2,5 e 7 miliardi non deve meravigliare: intanto la prima cifra - quella dei denari già liquidati - si riferisce solo ad i pagamenti effettuati da Agea come organismo pagatore, mentre la seconda - quella finale attesa al 30 giugno 2024 - include anche quelli effettuati dagli enti pagatori regionali e comprende anche tutti i pagamenti che ad oggi, a vario titolo, non sono avvenuti. Ecco dunque la casistica dei saldi che potranno essere pagati entro il 30 giugno 2024.

 

Domande con anomalie

Per questa categoria di domande, che esigeranno un supplemento di istruttoria e di controlli, è prassi che il pagamento venga sospeso, fino a quando non sia verificata sul campo la congruità della domanda unica. È una categoria destinata ad essere superata dal prossimo anno, con il definitivo allineamento tra fascicoli aziendali e la fotointerpretazione delle ortofoto, elemento che renderà possibile la domanda automatica.

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Ecoschema 1

Agea lo aveva reso noto sin dall'inizio: sono esclusi dal pagamento dei saldi l'Ecoschema 1 (Riduzione dell'antimicrobico resistenza negli allevamenti) e gli interventi del sostegno accoppiato zootecnico per i quali il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2022 numero 660087 prevede che le condizioni di ammissibilità possono maturare fino al 31 dicembre 2023 e per i quali non è prevista una richiesta di capi in domanda unica da poter utilizzare per il calcolo dell'importo unitario, e sul quale è prevista una modifica della relativa normativa nazionale in corso di approvazione. E sono tanti soldi, basti pensare che solo l'Ecoschema 1 ha un budget di oltre 360 milioni di euro l'anno.

 

Premi accoppiati

Inoltre, da Agea avevano fatto sapere che per gli interventi relativi all'Ecoschema 1 e al sostegno accoppiato del settore pomodoro da trasformazione, semi oleosi (colza e girasole), agrumi e olio d'oliva, è stato previsto un meccanismo di cautela a tutela del Fondo Ue, per garantire l'esecuzione di eventuali recuperi tramite compensazione sul pagamento del saldo dovuto per la domanda unica 2023.

 

In particolare, è stata prevista una limitazione dell'importo erogabile in fase di anticipo per gli interventi sopra menzionati nei limiti dell'importo dovuto a saldo per il pagamento dei Titoli e del sostegno redistributivo. Conseguentemente, per gli agricoltori che hanno percepito anticipi per gli interventi sopra indicati rimane la cautela adottata nella fase di anticipo ai fini del pagamento dei saldi: cosa che può aver determinato degli slittamenti nei pagamenti.

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La situazione sul campo

Abbiamo cercato riscontri sul campo per quanto riguarda i pagamenti degli anticipi promessi da Agea entro il 30 dicembre 2023. Informalmente sono stati contattati alcuni Centri di Assistenza Agricola tratti a campione sul territorio nazionale e facenti capo a differenti organizzazioni agricole. Le anomalie sembrano essere una realtà importante, in alcuni casi i pagamenti bloccati si contano a centinaia e riguardano aziende agricole di ogni tipologia.

 

Come sempre accade, i casi più ricorrenti ineriscono il titolo di possesso dei terreni, ovvero variazioni sul possesso di questi e dei relativi Titoli Pac oppure contraddizioni tra quanto inserito nel fascicolo aziendale rispetto alle norme d'uso dei terreni: la condizionalità.

 

Trovano conferma i ritardi nel settore zootecnico, scontato quello sull'Ecoschema 1, ma c'è anche dell'altro: ci sono anche problemi sull'Ecoschema 5 sull'apicoltura, per il quale si rendono necessarie alcune verifiche prima di por mano ai pagamenti. Situazioni analoghe si riscontrano anche per le province colpite da Xylella fastidiosa in Puglia, a quanto sembra per il calcolo del premio sulla produzione di olio, ma si tratterebbe, in questo caso, di un ritardo già previsto.

 

Da ogni parte arriva invece la conferma che quanto predisposto da Agea negli ultimi mesi per velocizzare i pagamenti ha funzionato.

 

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