Sta riscuotendo molto interesse l'Ecoschema 5 che prevede un contributo fino a 500 euro ad ettaro per chi semina specie nettarifere e pollinifere utili alle api e agli impollinatori.

 

Ma per poter avere i contributi non si può seminare cosa e come si vuole, ma è necessario scegliere da una lista ben precisa di piante e coltivarle seguendo delle indicazioni e delle condizioni specifiche.

 

Vediamo allora quali sono le piante e le modalità di coltivazione previste dal Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2022 e suggerite dal Crea nelle linee guida specifiche.

 

Innanzi tutto si possono coltivare solo piante autoctone della flora italiana o naturalizzate.

 

Sono ammesse solo 8 piante esotiche, di cui 4 archeofite, cioè arrivate in Italia prima della scoperta dell'America e 4 neofite, cioè arrivate dopo la scoperta dell'America.

 

Le specie esotiche archeofite sono il basilico, la calendula officinale, il favino e la galega.

 

Quelle neofite sono 3 varietà di girasole (varietà Elena, Peredovick e Peredovick Open Pollinated) e il grano saraceno.

 

La facelia ad esempio, una delle più conosciute piante di interesse apistico, non è ammessa ai contributi, perché non autoctona.

 

È invece possibile seminare anche specie comunemente coltivate come oleaginose o foraggere o da sovescio, come la colza, la sulla, l'erba medica, i trifogli, il favino e i lupini.

 

Tuttavia per accedere ai contributi le piante devono essere seminate in miscuglio e lasciate sul campo almeno fino al 30 settembre 2023.

 

Il decreto non dice esattamente quante specie ci devono essere nel miscuglio. Il Crea consiglia che siano almeno 3 specie. Ma l'importante è che siano seminate insieme.

 

Non si può, per esempio seminare 3 specie diverse in appezzamenti contigui ma separati per poi magari raccoglierne il seme.

 

Il Crea consiglia anche di fare un miscuglio il più vario possibile, in modo che possa avere una fioritura scalare e garantire risorse alimentari disponibili per il tempo più lungo possibile agli impollinatori.

 

Inoltre bisogna tener conto di aspetti ambientali e pratici.

 

Dal punto di vista delle esigenze ambientali, le piante scelte devono essere adatte all'ambiente, in modo che possano avere un buono sviluppo e garantire una buona produzione di polline e nettare, altrimenti l'intervento sarebbe poco utile.

 

Dal punto di vista pratico invece si devono valutare le esigenze aziendali. Se per esempio si semina sotto una coltivazione arborea, sarà opportuno scegliere piante che non sviluppino troppo in altezza e che resistano al passaggio delle macchine, dal momento che non potranno essere sfalciate per tutto il periodo di fioritura.

 

Poi è possibile scegliere piante che abbiano particolari caratteristiche agronomiche, come ad esempio piante azotofissatrici, o apportatrici di nutrienti, o decompattanti o nematocide.

 

Vediamo allora tutte le piante utilizzabili, separandole per le loro principali caratteristiche agronomiche, indicando con N, se danno nettare, con P se danno polline e con N/P se danno entrambe le cose.

 

Piante azotofissatrici
  • Favino - Vicia faba var. minor N/P;
  • galega - Galega officinalis N/P;
  • lupinella - Onobrychis viciifolia N/P;
  • lupino - Lupinus angustifolius N/P;
  • medica lupolina - Medicago lupulina N/P;
  • meliloto bianco - Melilotus albus/Trigonella alba N/P;
  • meliloto comune - Melilotus officinalis/Trigonella officinalis N/P;
  • sulla - Hedysarum coronarium N/P;
  • erba medica - Medicago sativa N/P;
  • trifoglio incarnato - Trifolium incarnatum N/P;
  • trifoglio ladino/bianco - Trifolium repens N/P;
  • trifoglio resupinato/persico - Trifolium resupinatum N/P; 
  • trifoglio rosso - Trifolium pratense N/P;
  • trifoglio sotterraneo - Trifolium subterraneum N/P;
  • veccia comune - Vicia sativa N/P;
  • veccia velutata - Vicia villosa N/P.
Piante che rilasciano parzialmente nutrienti
  • Calendula officinale - Calendula officinalis N/P;
  • girasole Elena - Helianthus annuus var. Elena N/P;
  • girasole Peredovick - Helianthus annuus var. Peredovick N/P;
  • girasole "Open Pollinated" - Helianthus annuus var. Peredovick N/P. 
Piante decompattatrici
  • Rafano - Armoracia rusticana N/P;
  • senape bianca - Sinapis alba P;
  • senape bruna - Brassica juncea P;
  • tarassaco - Taraxacum officinale N/P.
Piante nematocide
  • Rafano - Armoracia rusticana N/P;
  • senape bianca - Sinapis alba P;
  • senape bruna - Brassica juncea P;
  • colza "open pollinated" - Brassica napus N/P. 
Altre piante
  • Altea - Althea officinalis N/P;
  • aneto - Anethum graveolens N/P;
  • achillea - Achillea millefolium N/P;
  • ambretta comune - Knautia arvensis N/P;
  • asfodelo - Asphodelus luteus N;
  • basilico - Ocimum basilicum N;
  • barba di becco orientale - Tragopogon orientalis P;
  • brugo - Calluna vulgaris N/P;
  • buglossa - Anchusa azurea/Anchusa italica N;
  • bugola - Ajuga reptans N;
  • calendula - Calendula arvensis P;
  • camelina - Camelina sativa N/P;
  • camomilla bastarda - Anthemis arvensis P;
  • camomilla dei tintori - Cota tinctoria P;
  • campanula agglomerata - Campanula glomerata N;
  • campanula raponzolo - Campanula rapunculus N/P;
  • carota "open pollinated" - Daucus carota N/P;
  • cardo - Cynara cardunculus N/P;
  • cardo da lanaioli - Dipsacus fullonum N;
  • carciofo - Cynara cardunculus var. scolymus N/P;
  • cardo mariano - Silybum marianum N/P;
  • calcatreppola - Eryngium campestre N;
  • celidonia - Chelidonium majus N/P;
  • cicoria - Cichorium intybus N/P;
  • damigella - Nigella damascena N/P;
  • dente di leone - Leontodon hispidus N/P;
  • enula ceppitoni - Inula viscosa P;
  • erica - Erica spp. N/P;
  • falsa ortica purpurea - Lamium purpureum N;
  • fieno greco - Trigonella foenum-graecum N/P;
  • fior di cuculo - Lychnis flos-cuculi P;
  • fiordaliso - Centaurea cyanus N/P; 
  • fiordaliso nerastro - Centaurea nigrescens N/P; 
  • fiordaliso vedovino - Centaurea scabiosa N/P;
  • ginestra minore - Genista tinctoria N;
  • ginestrino - Lotus corniculatus N/P;
  • gittaione - Agrostemma githago P;
  • grano saraceno - Fagopyrum esculentum N/P;
  • lavanda officinale - Lavandula angustifolia N;
  • lavanda selvatica - Lavandula stoechas N;
  • malva - Malva sylvestris N;
  • malva alcea - Malva alcea P;
  • malva canapina - Althea cannabina P;
  • margherita diploide - Leucanthemum vulgare P;
  • melissa - Melissa officinalis N;
  • menta selvatica - Mentha longifolia N;
  • mentastro verde - Mentha spicata N;
  • mentuccia comune - Calamintha nepeta N;
  • millefoglie - Achillea millefolium N;
  • origano - Origanum vulgare N;
  • papavero - Papaver rhoeas P;
  • piombaggine europea - Plumbago europaea N;
  • potentilla recta - Potentilla recta N/P;
  • pratolina - Bellis perennis P;
  • pratolina autunnale - Bellis sylvestris P;
  • radicchiella di Terrasanta - Crepis sancta N/P;
  • radichiella dei prati - Crepis biennis N/P;
  • ranunculo acris - Ranunculus acris P;
  • ranuncolo bulboso - Ranunculus bulbosus P;
  • ravanello selvatico - Raphanus raphanistrum N/P;
  • ravizzone - Brassica rapa N/P;
  • reseda bianca - Reseda alba N;
  • rosmarino - Rosmarinus officinalis N;
  • rucola selvatica - Diplotaxis tenuifolia N/P;
  • santoreggia - Satureja montana N;
  • salvia dei prati - Salvia pratensis N;
  • scarlina - Galactites tomentosus N/P;
  • sedano selvatico - Apium graveolens P;
  • silene - Silene spp. N;
  • specchio di Venere - Legousia speculum-veneris P;
  • stregonia siciliana - Stachys italica N;
  • timo - Thymus vulgaris N;
  • timo a fascetti - Thymus longicaulis N;
  • timo selvatico - Thymus serpyllum N;
  • vedovina - Scabiosa triandra N/P;
  • vedovina maggiore - Cephalaria transsylvanica N/P;
  • verbena - Verbena officinalis N;
  • veronica comune - Veronica persica P;
  • visnaga comune - Ammi visnaga N;

Il Crea consiglia anche di scegliere piante che siano già spontaneamente presenti nelle regioni in cui si andranno a seminare e per questo ha preparato una tabella apposita, consultabile nelle linee guida scaricabili a questo link.

 

Per quanto riguarda la coltivazione si ricorda inoltre che è vietato fare trattamenti erbicidi e insetticidi durante il periodo di fioritura delle piante.

 

Per tutti i dettagli è possibile consultare il Decreto Ministeriale.