Non c'è nulla di più odioso che prendere una multa. Tornare alla propria auto e vedere un foglio sotto il tergicristallo provoca in molti automobilisti un'improvvisa ondata di calore che si trasforma in rabbia contro i vigili. Così come vedere il postino arrivare con una raccomandata in mano fa incrociare le dita a tutti quelli che al volante sono un po' troppo disinvolti.

Ma le multe non riguardano solo il Codice della strada e molti agricoltori hanno dovuto aprire il portafogli per irregolarità nel proprio operato. Ma ci sono anche casi in cui la sanzione arriva alla fine di vicende che hanno dell'incredibile, come le dieci che vi raccontiamo di seguito.


Dieci storie di agricoltori e multe 'pazze'

Lo scorso aprile un agricoltore pavese particolarmente devoto ha pensato bene di guidare il suo vecchio trattore Ford fino in piazza del Duomo, a Milano, passando per le vie dello shopping. Davanti alla Cattedrale ha parcheggiato il mezzo e si è inginocchiato davanti ad una statua della Madonna di Fatima assicurata al cofano del trattore. L'uomo ha invocato l'intercessione della Vergine e di Gesù (di cui aveva due poster ai finestrini) perché mettessero fine all'epidemia. Le sue preghiere non sono bastate a fermare il contagio e neppure ad evitargli la multa dei vigili che lo hanno sanzionato e 'scorato' fuori dal centro cittadino.

Sempre in periodo di lockdown un agricoltore di Calizzano, in Liguria, è stato multato ben otto volte perché si spostava da un comune all'altro per recarsi presso i propri fondi. In tutto l'uomo ha accumulato multe per ben 5mila euro. Dopo i ricorsi gli agenti hanno tuttavia annullato le multe, in quanto il lavoro agricolo è considerato prioritario e questo permetteva all'uomo di spostarsi tra i suoi appezzamenti.

A Bagnoli di Sopra (Padova) questa primavera un maiscoltore ha azionato il suo cannone per irrigare il mais in emergenza. Peccato che il getto arrivasse fino alla strada dove periodicamente inondava le macchine di passaggio e i ciclisti. Segnalato dai residenti l'uomo è stato multato.

Un agricoltore di sessantasette anni di Eboli (Salerno) è stato invece multato e potrebbe finire in guai ancora più grossi poiché, nonostante fosse positivo al coronavirus, ha lasciato la sua abitazione insieme al figlio per recarsi presso il suo campo a raccogliere l'insalata. L'uomo, che non avrebbe potuto lasciare il suo domicilio, è stato fermato dai carabinieri e si è giustificato dicendo che "l'insalata rischiava di marcire in campo".

La vanità è costata invece cara ad un 'cacciatore' di Ruvo di Puglia (Bari) che ha postato su Facebook la foto di un cinghiale appena abbattuto. L'uomo faceva bella mostra di sé con la carabina ancora in mano. Peccato che ad osservare attentamente la foto siano stati i carabinieri forestali della Stazione Parco di Ruvo che hanno fatto delle verifiche e sanzionato l'uomo poiché aveva sì il porto d'armi, ma non per scopi venatori. E in secondo luogo perché il cinghiale era stato abbattuto in primavera, a caccia ferma.

Il canto del gallo è costato invece caro ad un anziano di Castiraga Vidardo (Lodi) che si è visto elevare una sanzione di 166 euro perché l'animale cantava troppo presto, alle 4:30 del mattino, disturbando i vicini. In un primo momento il vigile, allertato dai residenti, ha avvertito l'uomo di risolvere la situazione per evitare gli schiamazzi mattutini. Ma il pensionato ha continuato a far scorrazzare il gallo libero per l'aia e così, alcune settimane dopo, al ritorno dell'agente, la multa è stata inevitabile.

Ci sono poi gli agricoltori che al volante del loro trattore si sentono meglio di Michael Schumacher. Ad esempio un cinquantottenne di Roncoferraro (Mantova), stufo delle continue multe, ha pensato bene di 'investire' gli autovelox della sua zona con il trattore. E così di notte, pensando di essere protetto dall'oscurità, ha centrato in pieno i due rilevatori mandandoli in frantumi. Peccato che l'agricoltore sia stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza della zona e si sia ritrovato i carabinieri alla porta.

Un giovane agricoltore di Alfonsine (Ravenna) è invece stato fermato mentre circolava su strada senza cintura di sicurezza. La polizia provinciale gli ha così elevato una sanzione pecuniaria e la decurtazione di cinque punti della patente. Ma il ragazzo, su consiglio della sua associazione di categoria, non si è dato per vinto e si è recato al comando della polizia facendo notare come non ci sia obbligo di usare la cintura su strada. Il comandante ha così annullato la multa e la decurtazione dei punti.

A Casaletto Vaprio (Cremona) un agricoltore doveva aver fretta di tornare a casa perché davanti al passaggio a livello locale, mentre le sbarre si abbassavano e il semaforo rosso lampeggiava, ha tentato lo sprint per non dover aspettare il passaggio del treno. L'uomo è riuscito a superare la prima sbarra, ma e arrivato troppo tardi per passare sotto la seconda. Ostacolo che è stato abbattuto (anche per evitare di finire sotto il treno in arrivo). Morale: multa e risarcimento per il danno causato.

E non mancano le storie di multe 'bollenti', questa volta provenienti dall'estero. In un paesino in provincia di Nantes, in Francia, un agricoltore ha chiamato la polizia per denunciare un quarantaduenne della zona che stava avendo un rapporto sessuale con una delle sue vacche. Accorsi sul posto gli agenti hanno beccato l'uomo letteralmente con le braghe calate e lo hanno portato alla centrale di polizia dove è stato accusato di 'sevizie di natura sessuale su animali domestici'. Storia simile arriva dalla Svizzera, dove un uomo è stato multato per aver avuto ben tre rapporti con un bue.