Da poche ore le Piccole e medie imprese agricole potranno accedere al Fondo di garanzia gestito da Mediocredito centrale. Con la circolare operativa numero 14 del ministero dello Sviluppo economico, si apre dal 20 luglio la prima fase per rendere possibile la presentazione delle domande per rispondere al bisogno di sostegno economico per via dell'impatto dell'emergenza Covid-19. E diventa così pienamente concreta la norma contenuta nel decreto Cura Italia.
 
"Si tratta di un risultato importante e mi auguro davvero decisivo che ho fortemente voluto e che risponde alle esigenze e alle richieste del mondo agricolo, acuitesi con le conseguenze economiche dell'emergenza sanitaria - dichiara il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L'Abbate - da oggi, pertanto, alle Piccole e medie imprese agricole si spalancheranno le porte del Fondo centrale di garanzia in maniera diretta, in grado di concedere agevolmente erogazioni di prestiti per tutte le esigenze aziendali che ci auguriamo di entità analoga a quelle del comparto agroalimentare dove, solo nel 2019, è stato concesso oltre 1 miliardo di euro di impieghi".
 

Come funziona il Fondo di garanzia

Il Fondo di garanzia si rivolge a micro, piccole e medie imprese, e professionisti appartenenti a qualsiasi settore con la sola esclusione delle attività finanziarie. Garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all'attività d'impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro intermediario finanziario). La garanzia copre fino ad un massimo dell'80% dell'importo dell'operazione finanziaria e fino ad un importo massimo garantito per beneficiario di 2,5 milioni di euro.

Il Fondo può intervenire sia garantendo direttamente l'operazione finanziaria sia contro garantendo e ri-assicurando un soggetto garante (confidi o altro intermediario finanziario) che garantisce l'operazione in prima istanza. I beneficiari devono richiedere l'agevolazione del Fondo presentando la domanda al soggetto finanziatore o al soggetto garante, che poi dovranno inviare la domanda di garanzia.

"Questa novità normativa, attesa da tempo dal settore - conclude L'Abbate - è il frutto di un dialogo con gli istituti finanziari. L'auspicio è che le banche possano sostenere adeguatamente il desiderio di investimenti che il mondo agricolo necessita per rilanciarsi in maniera strategica, oltre questa crisi".