Aretè fa di mestiere analisi di mercato, quindi sa bene che in Italia gli spazi ci sono: il nostro paese è infatti un netto importatore di noci e la domanda di frutta secca da anni è inoltre in costante aumento. Lo abbiamo segnalato tante volte in passato, lo segnaleremo ancora: alla nostra agricoltura necessitano analisi di mercato – analisi sul mercato interno, analisi sui mercati esteri - puntuali e precise.
Analisi che mettano in evidenza la domanda, le cosidette "finestre" (gli spazi stagionali scoperti in un mercato), le nicchie, le tendenze. Spesso ci si lamenta della carente esportazione mentre nel mercato interno vi sono larghissimi spazi.
Ci possiamo perdere in esempi. Tanto per farne qualcuno: personalmente sono basito tutte le volte che vedo la incredibile quantità di scalogno che viene importato ogni anno in Italia (dalla Francia) o ancora di legumi secchi (dal Canada) - e non mi pare che siano culture particolarmente complicate.
Potremmo poi passare alle tante produzioni biologiche importate. E ancora alla frutta esotica (in Sicilia si possono produrre i migliori mango del mondo e per gli avocado è in corso una vera esplosione della domanda in tutti i paesi affluenti…). Si può dunque arrivare ai piccoli frutti (anche in questo caso è in aumento da anni la domanda in tutta Europa). E poi ci sono le nicchie: tante e interessanti - a partire dalle erbe officinali (anche qui l'importazione è massiccia).
E dopo le nicchie, le tendenze.
Stiamo per esempio seguendo con particolare interesse la domanda dei grandi marchi della moda italiana ed europea di coloranti vegetali naturali; un argomento di interesse estremo.
Per affrontare i mercati del futuro bisogna innovare e diversificare – ma prima, si guardi bene, analizzare.