Sono queste le parole di Enrico Maria Casarotti, membro dell'ufficio di presidenza FederBio con delega ai mezzi tecnici, in occasione della nascita della piattaforma per il controllo dei mezzi tecnici utilizzabili in agricoltura biologica.
Si chiama Italian input list e, nello specifico, è un registro pubblico online che elenca i mezzi tecnici che possono essere utilizzati dagli agricoltori biologici certificati in Italia poiché conformi agli standard messi a punto a seguito della collaborazione siglata a febbraio 2019 tra FederBio e FiBL, l'Istituto svizzero leader in materia di ricerca e di consulenza in agricoltura biologica a livello europeo.
Considerando che il mercato del biologico è unico a livello Ue, FederBio ha ritenuto necessario che la nuova piattaforma online faccia parte di una serie di Input list nazionali afferenti all'European input list, che accoglie sia i requisiti europei che le norme nazionali ed eventuali criteri aggiuntivi per l'utilizzo dei mezzi tecnici in agricoltura biologica formulati in base alle peculiarità e alle esigenze dell'agricoltura biologica nelle diverse aree geografiche.
Inoltre Italian input list rappresenta un supporto decisivo ai tecnici e agli agricoltori per ridurre le eventuali contaminazioni relative a prodotti che contengono sostanze non autorizzate e non dichiarate in etichetta, come fosfiti e matrina. I rinvenimenti di tracce di sostanze "indesiderate", infatti, non rischiano solo di incrinare la fiducia del consumatore, ma determinano anche automaticamente il declassamento di questi prodotti a "non biologici" con grave danno per gli agricoltori onesti.
"Servono altrettanta chiarezza, rigore e corretti schemi di certificazione dei mezzi tecnici per la difesa e dei fertilizzanti, ad oggi di fatto l'unico comparto della filiera bio che non è certificato – ha proseguito Casarotti - Ecco perché questa piattaforma rivoluziona il settore attraverso elenchi affidabili di mezzi tecnici vigilati dal Fibl. Per definire e approvare in sintonia con FiBL criteri di valutazione che tengano conto delle peculiarità e delle esigenze dell'agricoltura biologica italiana necessari all'elaborazione della lista italiana è stato insediato l'Advisory board dell'Italian input list che è composto da rappresentanti di istituti di ricerca come Ibimet-Cnr, Crea, Fondazione Mach, Iamb, Università di Cagliari, Laimburg e organizzazioni di operatori e organismi di certificazione soci della federazione. Tali criteri si applicano per l'inserimento dei prodotti per la nutrizione, per la difesa delle piante e per i corroboranti" ha concluso Enrico Maria Casarotti.
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Fonte: FederBio - Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica