Una grandinata eccezionale nell'entroterra della Campania ha caricato di ulteriori preoccupazioni gli agricoltori, in un mese di maggio dal clima impazzito. La grandine è caduta copiosa ieri - 23 maggio 2019 - tra l'Irpinia e il Sannio, pur con livelli di intensità molto diversi anche a breve distanza. Fenomeni simili e forte vento si sono verificati nei giorni scorsi anche nelle altre province, in particolare nella valle dell'Irno, in provincia di Salerno, dove ad essere colpiti sono in particolare i ciliegieti.
 

Coldiretti Campania, cala anche la produzione di miele

Al momento risulta difficile stimare i danni alle colture, in particolare alle arboree da frutto. E Coldiretti sta monitorando la situazione attraverso gli uffici di zona. Un fenomeno che arriva dopo lunghe settimane di maltempo, con piogge abbondanti. La preoccupazione tocca tutte le produzioni, in difficoltà rispetto ai cicli naturali.

"La pazza primavera – sottolinea Coldiretti Campania – ha creato problemi anche alle sentinelle più sensibili della natura: le api. Il maltempo ha compromesso molte fioriture e le api non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre - spiega  la Coldiretti – se lo mangiano per sopravvivere. La sofferenza delle api è uno degli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che sconvolgono la natura e si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo".
 

Confagricoltura Salerno, salta il 50% del raccolto di ciliegie

Una "strage di ciliegie e quindi difficoltà, se non totale impossibilità, di approvvigionare i mercati" è invece segnalata da Confagricoltura Salerno. Proprio al culmine del periodo produttivo le anomalie meteorologiche stanno causando danni enormi ai frutti da raccogliere. "Grandinate, vento forte, ma soprattutto le piogge torrenziali che portano ad una spaccatura del frutto, stanno compromettendo la stagione in molti areali vocati alla sua produzione". Lo sottolinea Confagricoltura che, con i propri tecnici sul territorio, sta monitorando la situazione.

Grandi problemi si sono registrati nelle aree vocate della provincia di Salerno. Complessivamente la coltivazione cerasicola riguarda in Campania circa 1.700 ettari (Istat, 2017), con una produzione di circa 7mila tonnellate all'anno (stima Confagricoltura Campania) e una quota importante è in provincia di Salerno.
"Da una prima stima - dicono i tecnici di Confagricoltura - riteniamo che le avversità atmosferiche abbiano già portato ad un dimezzamento dei raccolti"Da alcuni anni in Italia e in provincia di Salerno è in atto un processo di profondo rinnovamento colturale del ciliegio, con l'introduzione di nuove varietà e portainnesti. Si registrano quindi aumenti delle superfici coltivate e incrementi produttivi.