"L'affitto in agricoltura si conferma uno strumento essenziale per la competitività delle imprese e la valorizzazione del patrimonio fondiario". È quanto ha sostenuto Giuseppe Visconti, presidente della Federazione nazionale della proprietà fondiaria, nel corso del Consiglio direttivo dell'Organizzazione che si è tenuto lo scorso 14 marzo a Milano e che, tra gli altri temi affrontati, ha preso in esame i dati del Rapporto Istat del 2016 relativi all'affittanza agraria.

"Dal Rapporto - ha precisato Giuseppe Visconti - risulta che la Superficie agricola utilizzata in affitto a livello nazionale ammonta a circa 5,8 milioni di ettari, pari a oltre il 45% della Sau totale. Nel periodo 2000-2016 la Sau in affitto ha registrato un notevole aumento, passando da 3 milioni di ettari a 5,8 milioni, con un aumento quindi di oltre il 90%".

Grazie anche allo sviluppo dell'affitto, la superficie media aziendale è passata da 5,5 a 11 ettari. In alcune regioni italiane poi i dati sull'affitto assumono una valenza ancora maggiore rispetto alla media nazionale. Ad esempio in Piemonte la Sau in affitto rappresenta oltre il 63% della Sau totale regionale. Altro dato significativo si riscontra in Lombardia dove la superficie in affitto è pari a più del 62%.

La Federazione evidenzia inoltre che l'affittanza agraria permette di rendere disponibile la terra alle aziende agricole a fronte di un canone, evitando investimenti significativi per l'eventuale acquisto.

"L'agricoltore - ha continuato il presidente - deve poter utilizzare le proprie risorse finanziarie per investimenti funzionali all'attività agricola, nell'ottica di una maggiore efficienza necessaria per poter affrontare nel migliore dei modi le sfide di un mercato sempre più aperto e competitivo".

Il presidente ha quindi sottolineato che la proprietà, con visione aperta e lungimirante, deve favorire lo sviluppo dell'impresa agricola affittuaria, dando l'opportunità all'imprenditore, attraverso il contratto d'affitto, di accedere alle misure previste dalla politica agricola europea, nazionale e regionale.

"Un'impresa efficiente e competitiva - ha concluso - è garanzia di una gestione ottimale del fondo agricolo e, in tale contesto, la proprietà agricola contribuisce a un equilibrato ed armonico utilizzo del territorio rurale".