Torna Fiera Agricola, che si terrà dal 21 al 25 aprile 2018, lungo il viale Carlo III, in vista della Reggia di Caserta e non lontano dal casello A1 di Caserta Sud con a disposizione 10mila metri quadrati di spazi coperti e 20mila metri scoperti per oltre 120 espositori.

Fiera Agricola nello scorso anno, con oltre 45mila visitatori, si è collocata tra le manifestazioni più quotate del panorama espositivo di settore al Centro Sud, con una sempre più spiccata visibilità sullo scenario nazionale.
L'edizione 2018 vede per il quarto anno consecutivo l'iscrizione all'albo delle principali fiere internazionali. Un riconoscimento che premia la qualità degli espositori presenti: sempre più orientati sui settori tecnici e di tecnologia al servizio dell'agricoltura. E l'obiettivo degli organizzatori è oggi quello di consolidare i risultati fin qui ottenuti.

Giunta alla tredicesima edizione, Fiera Agricola conferma la ormai tradizionale ripartizione espositiva secondo aree tematiche: macchinari agricoli, zootecnica, energie rinnovabili ed enogastronomia. Consente ai visitatori di focalizzare subito i settori d'interesse e di ottimizzare gli incontri di business.


I Mostra nazionale del "Bubalus Bubalis Italicum"

Grazie alla collaborazione con M'Ama Buffalo - Associazione ricerca innovazione e selezione per la bufala, Fiera Agricola ospiterà la prima Mostra nazionale del "Bubalus Bubalis Italicum".
Gli organizzatori prevedono la presenza di non meno 120 capi bufalini provenienti da diverse regioni e province d'Italia e i capi scelti accuratamente dai tecnici M'Ama Buffalo nelle aziende che animeranno numerose categorie.

Gli animali in gara nelle diverse categorie saranno divisi in due momenti importanti, tutte le categorie dei maschi e delle giovani femmine sfileranno e saranno valutate domenica 22 aprile mentre tutte le bufale in lattazione saranno giudicate mercoledì 25 aprile.

La sezione dei maschi è suddivisa in quattro categorie in funzione dell'età dei soggetti. La sezione delle giovani femmine sarà suddivisa in tre categorie in funzione dell'età, mentre le bufale in lattazione saranno suddivise in otto distinte categorie in ragione dell'ordine di parto e dell'età.


I convegni e le tavole rotonde

La fiera vuole essere anche un momento di informazione e di approfondimento su tematiche sempre più attuali: filiera zootecnica, Psr, zoonosi e le fitopatie saranno oggetto di importanti incontri, così come la riscoperta della canapa ed il problema dell'irrigazione.

Si comincia il 21 aprile, ore 12, con la tavola rotonda "Psr Campania, quali prospettive di rilancio per l'agricoltura in Terra di Lavoro?" In futuro, con la programmazione 2021-2026, occorrerà pianificare a livello decentrato e secondo una logica di bottom-up, cosa che vedrà il pieno coinvolgimento dei territori a partire dalla fase di analisi Swot. Ne parlano i rappresentanti provinciali di Cia e Confagricoltura.

Il 22 aprile alle ore 10.30 è previsto il convegno "Parliamoci chiaro, brucellosi e tubercolosi in Campania: soluzioni e prospettive alla luce dell'ampliamento delle Zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola". Sarà presente, tra gli altri, Antonio Limone, direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale per il Mezzogiorno.

Il 23 aprile alle ore 10 c'è la tavola rotonda sul tema "Canapa, un futuro in farmacia?". Lo sviluppo della canapa nel piano campano sembra essere nelle infiorescenze. Il dato emerge dall'attuale lavoro che stanno facendo le imprese agricole.
Ne discutono: Raffaella Pergamo, ricercatrice Crea, area economica, Domenico Cerrato, ricercatore Crea, area agronomica, Valentina Capone, imprenditrice, Hemp farm lab Società agricola e Domenico Bovienzo, agronomo, Associazione Campania Sativa.

Il 24 aprile alle ore 10 va in scena invece il convegno "Avversità delle essenze legnose, Cancro batterico dell'Actinidia e Cinipide galligeno del Castagno, problemi e prospettive di lotta e contenimento". Intervengono Marco Scortichini, direttore del Crea di Caserta e Vincenzo Orologiaio, ispettore del servizio Ufficio centrale fitosanitario della Regione Campania, responsabile per il territorio di Caserta.

Infine, il 25 aprile si terrà la tavola rotonda "Acqua, materia prima negata: il caso della Valle del Peccia". Nella Valle del fiume Peccia, tra i comuni casertani di Mignano Montelungo e Rocca d'Evandro e San Pietro in Fine c'è un impianto di irrigazione importante, che attinge acqua direttamente alle sorgenti di questo affluente del Garigliano, ma la preziosa materia prima non arriva nei campi.
In questi giorni questi agricoltori vedono per un altro anno svanire all'orizzonte la possibilità di irrigare e di conseguire reddito agrario. Perché l'impianto non funziona. Si confrontano sul tema: Domenico Iardino, imprenditore agricolo, presidente Associazione Valle del Peccia e i sindaci del territorio.