Si è chiusa domenica 25 marzo, nel quartiere di Longarone Fiere la 39° edizione di Agrimont, la fiera dell’agricoltura di montagna, al termine di una serie di giornate che hanno confermato il grande apprezzamento del pubblico verso un'esposizione mai come quest’anno ricca di proposte e novità.

Presenti le principali aziende di prodotti, macchine e attrezzature per l’agricoltura e tutto ciò che riguarda il mondo rurale montano, dal settore dell’orticoltura e della cura e manutenzione del territorio, all'allevamento con un’esposizione di razze particolari di bovini, equini, ovicaprini, avicoli, camelidi e con altre razze di animali meno diffusi ma allevati comunque nel territorio, realizzata grazie alla consolidata collaborazione con l’Arav, Associazione regionale allevatori del Veneto.

In tutto 267 marchi (138 espositori diretti da 14 regioni italiane) dall’Italia e dall’estero. Vasta la gamma di attrezzature per la raccolta, la preparazione, il trasporto e lo stoccaggio della legna fino ai sistemi di riscaldamento più innovativi improntati sul risparmio energetico, e ancora dalle diverse aziende legate al settore del giardinaggio e del florovivaismo con un’ampia varietà di prodotti e piccole attrezzature da utilizzare nella cura dell’orto e del giardino.

Alla rassegna zootecnica per una giornata intera è stato offerto nel laboratorio allestito dall’Associazione regionale degli allevatori del Veneto il servizio Nir portatile per analisi rapida di fieno e Unifeed.

Si è tenuto inoltre il consueto convegno dedicato all’apicoltura di montagna organizzato da Apidolomiti con l’intervento dell’esperto apistico didattico Maria Mayr Lago su “La melata, questa sconosciuta - una storia affascinante”.

Nell’Area incontri (Padiglione B), l’autore de Il quaderno dell’Orto di casa mia, Erio Bernard, coadiuvato dal giornalista ed esperto di agricoltura, Edoardo Comiotto, ha raccontato ai presenti come si coltiva, si cura e si concima il proprio pezzetto di terra per avere verdure sane e buone.

Tra gli altri appuntamenti che hanno coinvolto i visitatori di Agrimont anche il convegno “Verso il Biodistretto bellunese delle Dolomiti” organizzato dall’Iis agrario "Antonio Della Lucia" di Feltre, e il workshop “Le reti che possono unire le piccole eccellenze agroalimentari del Bellunese” a cura de L'Artigianale del Grillo in collaborazione con Il Gusto delle Dolomiti Bellunesi, Mangiare Dolomitico e Wigwam Local Comunity.

La dimostrazione di “Teoria e pratica dell’innesto e della potatura” è stata organizzata dall’Istituto di istruzione superiore “Antonio Della Lucia” di Feltre mentre alla “Rassegna delle varietà di pere del Bacino del Piave-Prealpi bellunesi” è intervenuto Oscar Padovani dell’azienda agricola Vecio Pomer.

Nel corso di Agrimont diversi sono stati i cooking show organizzati da Coldiretti che hanno dato l’opportunità di conoscere e degustare la cucina degli agrichef che hanno preparato specialità realizzate con i prodotti tipici della montagna bellunese.

Ha chiuso la manifestazione l'iniziativa intitolata “Orti e stalle si raccontano: esperienze agricole e di allevamento nella montagna bellunese” che ha visto agricoltori e allevatori raccontare le loro esperienze particolari, spiegando le motivazioni che li hanno portati a cimentarsi con coltivazioni e allevamenti meno consueti, dai maiali allo stato brado con Sabrina Graziani al carciofo del Cadore con Michele Pellegrini, dalla patata cartufola con Osvaldo Coffen al sidro di mele e pere con Andrea Concina, dallo zafferano e il cavolo nero con Eros Fagherazzi alle possibilità dell’allevamento di insetti con la professoressa Maurizia Venuda dell’Istituto agrario “A. Della Lucia” fino alle difficoltà di operare in condizioni estreme nella piccola Siberia del Cansiglio con Alex Gava. A moderare l’incontro per l’organizzazione, Chiara Bortolas del Cda di Longarone Fiere Dolomiti ed esperta del mondo agricolo.