Tante le innovazioni in luce, dal sistema per togliere ossigeno e preservare la qualità del vino, al controllo ottico con telecamera ad altissima risoluzione di tutto l’esterno delle bottiglie, ma anche la resina epossidica per uso alimentare o i monoblocchi di riempimento con valvola elettropneumatica, passando per la selezionatrice ottica per uva e quella capace di scartare anche gli acini disidratati.
Oltre al momento espositivo, Wi Bev vuole dare spazio alla formazione, grazie a un programma di convegni e seminari qualificati. Il posizionamento a dicembre è infatti strategico perché segue la conclusione della vendemmia, consentendo così la più ampia partecipazione da parte delle aziende e degli operatori.
“Vogliamo presentare le innovazioni tecnologiche delle aziende con l’obiettivo di facilitare la loro introduzione nel ciclo produttivo – ha sottolineato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – l’obiettivo è creare nuove opportunità di business sul mercato, grazie a un progetto che nasce dall’unione di intenti e competenze di due player fieristici leader indiscussi nel food and beverage, quali Veronafiere e Fiere di Parma”.
“C’è una domanda crescente da ogni continente dei macchinari italiani nel settore enologico e beverage – ha poi ricordato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e Wi Bev sarà la piattaforma annuale per la promozione della tecnologia made in Italy, dedicata non solo alla filiera italiana, ma anche ai buyer internazionali”.