Missione internazionale per l'Emilia Romagna, protagonista alla seconda edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, a Shanghai. Forte poi l'impegno del Piemonte nella valorizzazione della propria produzione di riso, mentre la Lombardia incentiva investimenti nella filiera agroalimentare con una spesa di oltre 21 milioni di euro.
Emilia Romagna
Agroalimentare, la Food Valley sbarca in CinaLa Food Valley punta alla Cina. L'Emilia Romagna in campo come regione europea con il maggior numero di prodotti certificati rappresenta a Shanghai le eccellenze agroalimentari made in Italy durante la seconda edizione della Cucina italiana nel mondo (22-25 novembre) inaugurata a Shanghai dal presidente della Regione Stefano Bonaccini.
Dopo New York, vetrina del made in Emilia Romagna nel 2016, quest'anno la scelta della Regione Emilia Romagna è caduta sulla Cina, dove il mercato è in forte crescita. I prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli sono valsi il 16% del totale delle vendite di made in Italy in Cina nel 2016, con una crescita del 64% negli ultimi cinque anni, e una forte accelerazione nel 2017, con un +36% nel primo semestre.
"E' un onore essere qui in Cina – sottolinea Bonaccini – la Cina rappresenta una grande vetrina per i nostri prodotti Dop e Igp e per tutto l'agroalimentare dell'Emilia Romagna. La missione qui fa parte della nostra strategia per rafforzare il posizionamento dell’Emilia Romagna nel mondo".
Piemonte
Riso, 'Piemondina' è il nuovo marchio regionaleL'assessorato regionale all'Agricoltura parte con la campagna di valorizzazione del riso piemontese con il marchio 'Piemondina', che comparirà sugli scaffali dei supermercati e dei grandi centri commerciali che aderiranno all'iniziativa.
"Il riso piemontese rappresenta con i suoi quasi 117mila ettari coltivati oltre la metà del riso prodotto in Italia – sottolinea l'assessore Giorgio Ferrero – una realtà che, con i suoi oltre 1800 produttori, rappresenta un'eccellenza non solo per la quantità, ma anche per la qualità del prodotto, per l'attenzione all'ambiente e alle coltivazioni, per la storia e la tradizione culturale che incarna.
Non poteva dunque mancare un marchio che garantisse ai cittadini il legame territoriale del nostro riso. Qui siamo oltre l'etichettatura, che pure abbiamo voluto fortemente, per celebrare un prodotto che da oltre 200 anni garantisce fama e redditività a una parte importante del nostro Piemonte. Siamo convinti che con questa strategia si può giocare un ruolo di grande importanza nel futuro del nostro agroalimentare".
Lombardia
Progetti di filiera, via libera a 21,2 milioni di euro di spesa per 38 domandeOk dalla Regione a 38 domande per il contributo destinato a investimenti nell'ambito delle filiere agroalimentari, a conferma della volontà delle imprese di lavorare in maniera coordinata per progetti in grado di garantire maggiore forza sul mercato.
"Ad accomunare settori produttivi eterogenei fra loro – sottolinea l'assessore regionale Gianni Fava – è l'obiettivo di rafforzare i legami fra i diversi attori della filiera e non è un caso che il sistema cooperativo abbia risposto nei settori lattiero caseari, mangimistico-cerealicolo e ortofrutticolo".
La spesa ammissibile complessiva sarà di 21,2 milioni di euro, con un contributo concedibile complessivo di 7,4 milioni di euro.