La proposta è quella di costituire un fondo da 200 milioni, che sarà alimentato principalmente con i proventi della tariffa per il servizio idrico.
Il fondo servirà per finanziare le opere strategiche regionali necessarie per assicurare approvvigionamento idrico, in vista di un futuro che sarà sempre più coinvolto dai cambiamenti climatici che suggeriscono quindi di disporre di riserve per l’uso idropotabile, almeno pari alla metà del consumo annuo della risorsa.
Una problematica, quella della siccità, di cui si è molto parlato questa estate e per la quale sono stati già resi disponibili dei fondi di emergenza per realizzare delle infrastrutture per dare una risposta immediata alle esigenze degli agricoltori.
Una problematica che era stata affrontata anche in primavera con il commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan, dove era stata ribadita la necessità di lavorare a opere strutturali per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
L'intento della legge è di alimentare il fondo ogni anno per 20 anni con 10 milioni all'anno, come ha spiegato il presidente della regione Enrico Rossi.
Rossi ha specificato che ci sarebbe una componente tariffaria che rappresenterà una quota di tutte le tariffe praticate in Toscana, senza aumentarle. Una componente che pagheranno tutti i cittadini toscani proprio perché servirà a finanziare opere che hanno valenza regionale, e che quindi interessano tutti.
Per Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente, l’istituzione del fondo rappresenta l’introduzione di un elemento solidale per realizzare interventi che riguardano tutto il territorio regionale e promette di lavorare sulla tariffa, con una razionalizzare delle sue componenti e una rimodulazione in maniera tale da non creare aumenti. Il fondo, inoltre, potrà essere alimentato anche da ulteriori finanziamenti pubblici.
Ad oggi le opere strategiche da realizzare vanno dal completamento del primo dissalatore dell'Isola d'Elba alla così detta autostrada dell'acqua, un acquedotto che si dovrebbe stendere dalle Apuane a tutta la Versilia, fino a Livorno.
In particolare per quanto riguarda l'irrigazione, i progetti principali riguardano l'invaso di Pian di Goro, per garantire una costante disponibilità di acqua all’alta e alla bassa Val di Cecina particolarmente colpita dalle situazioni di siccità degli ultimi anni.
L’altro grande progetto è quello del completamento dei collegamenti dall'invaso di Montedoglio alla Val di Chiana tra Siena e Arezzo, per risolvere i problemi legati alle situazioni di siccità e scarsità della risorsa idrica locale.