Al centro dell'incontro i problemi più rilevanti che si vivono nelle campagne toscane chiedendo riscontri in tempi brevi alle soluzioni proposte dalla stessa Coldiretti.
"Nel corso dei mesi passati abbiamo sollecitato la regione con note scritte in merito a precise problematiche" ha detto Tulio Marcelli, presidente della Coldiretti Toscana.
Tra queste le difficoltà nella gestione del Piano di sviluppo rurale con le imprese agricole in sofferenza per i ritardi nella erogazione dei finanziamenti, ma anche i danni da fauna selvatica, soprattutto cinghiali, e poi l'annosa questione dei predatori con le razzie dei lupi o degli ibridi ormai all'ordine del giorno, con i risarcimenti che tardano ad arrivare.
Per Marcelli, nelle aree destinate alle attività agricole i cinghiali non ci devono essere e i danni da predazioni non devono sottostare al regime de minimis, in modo che gli allevatori siano risarciti in modo adeguato.
Durante il confronto sono state messe in evidenza, anche attraverso gli interventi dei rappresentanti delle diverse aree territoriali, questioni specifiche come quelle delle imprese agricole che hanno subito danni dagli eventi alluvionali, come a Livorno, e quelle che hanno subito danni da gelate e sono rimaste fuori dalle delimitazioni delle aree colpite, come a San Gimignano.
Riguardo alle aree colpite da calamità è stata espressa preoccupazione per la futura delimitazione delle zone interessate dalla siccità che, secondo l'associazione di categoria interessa tutto il territorio regionale nessuna area esclusa, riconoscendo così a tutti la possibilità di accedere ai benefici del Fondo di solidarietà nazionale, oltre alle dilazioni per contributi previdenziali, scadenze fiscali e rate dei mutui bancari.
"Noi vediamo alcune priorità precise - ha detto il direttore regionale della Coldiretti Antonio De Concilio - sulle quali possono essere date risposte in tempi stretti come lo scorrimento delle graduatorie per il premio di insediamento dei giovani agricoltori che potrebbe liberare risorse per soddisfare le attese di chi crede nel settore".
"Al tempo stesso occorre superare le difficoltà che si incontrano nella gestione delle procedure, accelerando i tempi di erogazione dei finanziamenti alle imprese. Non si può obbligare il ricorso al credito per far fronte agli investimenti, facendo lievitare i costi" ha continuato De Concilio.
Infine uno dei temi chiave, la sburocratizzazione del settore, dove la regione può adottare nuove forme di sussidiarietà con i Caa (Centri di assistenza agricola) per la cui definizione sono state messe a disposizione tutte le risorse in termini di competenze e professionalità non solo regionali ma anche nazionali.
Una serie di temi che la Coldiretti ha raccolto in un dossier inserito nel documento conclusivo approvato all'unanimità dal Consiglio direttivo.
L'assessore Remaschi, da parte sua ha fornito alcune risposte come l'impegno a riconoscere la possibilità di accedere, al pari delle famiglie, ai prestiti a tasso zero di 20mila euro, forse alzabile a 30mila euro per le imprese livornesi alluvionate e la piena disponibilità ad affrontare con gli uffici regionali le questioni sul tappetto.
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Fonte: Coldiretti Toscana