Il progetto di ampliamento e riqualificazione della cantina, per un investimento complessivo di 12 milioni di euro, è stato completato in soli 10 mesi, rendendo disponibile le strutture già per la vendemmia in corso.
"Abbiamo ristrutturato lo stabilimento con tecnologie all’avanguardia – sottolinea il direttore di Agrintesa Cristian Moretti – E' stato possibile aumentare e qualificare sensibilmente sia la capacità di lavorazione, pari adesso a 25mila quintali giornalieri, sia la capacità di stoccaggio, che passa dai precedenti 200mila ettolitri ai 340mila attuali grazie ai nuovi serbatoi in acciaio inox e a un impianto frigorifero di ultima generazione in grado di garantire la fermentazione a freddo di tutte le uve ritirate e la conservazione dei vini a temperatura controllata".
"Il progetto della cantina di Russi si inserisce nel percorso di rinnovamento e specializzazione delle cantine di Agrintesa – sottolinea il presidente Raffaele Drei – abbiamo come obiettivo ottimizzare la produzione tramite la razionalizzazione delle lavorazioni, degli stabilimenti e delle tipologie di vinificazione. Ciò significa ridurre i costi, aumentando l’efficienza gestionale, valorizzando i vini con un incremento degli standard qualitativi e la diversificazione dei prodotti da affiancare al più diffuso Trebbiano, con Sangiovanese, Chardannoy, Pinot e Albana in prima fila”.
Il progetto ha goduto anche di un finanziamento da 2 milioni di euro del fondo Psr regionale.
"E’ importante poter contribuire a progetti come questo – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – Questi esempi testimoniano la forza del territorio e la capacità di fare squadra, per consentire di ottimizzare sempre di più il lavoro dei produttori, mettendo loro a disposizione una struttura moderna e all’avanguardia, in grado di garantire standard di qualità e sicurezza dei vini sempre più elevati”.