Secondo le analisi del centro studi economici bolognese, la quota di famiglie italiane che ha acquistato biologico negli ultimi 12 mesi è salita dal 69% del 2015 al 74% del 2016. Conseguentemente cresce la spesa destinata al bio nel carrello degli italiani, con un 3,1% sul totale della spesa alimentare.
Fra i prodotti bio più consumati l’ortofrutta fresca occupa la prima posizione (74% delle famiglie), seguita dall’olio extra vergine (62%) e dalle uova (53%). La motivazione più ricorrente relativo all’acquisto di cibo biologico è la sicurezza, seguita dal rispetto per l’ambiente e la tutela della biodiversità.
Il primo criterio di scelta dei prodotti alimentari a marchio biologico è l’origine: il 32% sceglie in base alla provenienza italiana del prodotto e il 14% in base all’ulteriore presenza di un marchio Dop-Igp. Per quanto riguarda i canali di acquisto, quello privilegiato è la Gdo (60%), seguito dai negozi specializzati in prodotti biologici (28%).
Biologico al centro dell’attenzione al Sana di BolognaFiere, dove nell’ambito della rassegna sul biologico e il naturale si è tenuto un convegno organizzato da Cia e Anabio sullo stato del settore e sugli obiettivi dei prossimi anni, fra cui la crescita dell’export.
Dall’incontro sono emerse tutte le potenzialità di un comparto che può diventare una forte guida per l’agroalimentare made in Italy. A queste però si aggiungono alcune criticità da affrontare, fra cui la necessità di riorganizzare la rappresentanza del mondo produttivo e un sostegno ancora più forte da parte delle istituzioni.