“In Trentino abbiamo oltre 10mila ettari di colture, in gran parte vigneti e frutteti, serviti da impianti di irrigazione – sottolinea l’assessore all’Agricoltura della provincia autonoma Michela Dallapiccola – In questi anni abbiamo fatto un notevole sforzo per riconvertire i vecchi impianti a pioggia o a scorrimento, ormai obsoleti e non più sostenibili perché comportano un grande dispendio d’acqua, con impianti di irrigazione a goccia, che consentono invece risparmi delle risorse idriche. Ci sono però ancora circa 600 ettari di aree agricole non servite da alcun sistema di irrigazione e per le quali c’è dunque la necessità di intervenire realizzando nuovi impianti. E su questa scelta abbiamo ottenuto anche l’assenso della Commissione europea, che ha stabilito come i contributi previsti dalla nostra legge provinciale sull’agricoltura non sia configurabili come aiuti di Stato perché il beneficio ricavabile va a vantaggio dell’intera collettività”.
“L’importante – aggiunge l’assessore Dallapiccola – è che sia in caso di realizzazione di nuovi impianti sia nel caso di miglioramenti di impianti esistenti, vengano applicati i misuratori che limitano l’utilizzo di acqua al minimo indispensabile”.
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Fonte: Provincia autonoma di Trento
Autore: Lorenzo Pelliconi