Il Consiglio eletto dall'assemblea dei soci l'ha infatti confermato alla presidenza del Centro economico servizi agricoli, che ha chiuso il 2015 con un bilancio decisamente positivo: il fatturato si è collocato sui 57,5 milioni di euro e il patrimonio netto ha superato i 3,8 milioni di euro, mentre gli addetti hanno raggiunto le 242 unità ed i soci hanno superato quota 1.300.
La produzione conferita si è attestata sulle 118.800 tonnellate, così suddivise: 77mila tonnellate di cereali, 35mila di orticole, di cui 18mila di patate e 17mila di cipolle, 6.800 tonnellate di uva.
Alla vice presidenza della cooperativa è stato confermato Marco Passardi.
Completano il Consiglio di amministrazione, Virgilio Ancarani, Isnaldo Baldazzi, Alcide Marconi, Pietro Ravaglia, Loris Venturini per il settore cantina; Paolo Ferretti, Luca Forni, Giuliano Guerra, Marco Menetti, Nair Valmori per il comparto cereali; Luca Bressan, Luisa Brini, Fabrizio Dall'Olio, Valter Lai, Matteo Pelliconi per il settore orticole; Andrea Berardi, Luigi Dall’Olio, Michele Filippini, Corente Galletti, Alberto Saggiorato per il comparto servizi.
Soci sovventori della cooperativa sono Franco Ancarani, Stefano Andraghetti, Marco Passardi.
"Nel prossimo triennio - dichiara Stefano Andraghetti - proseguiremo con decisione sulla strada della qualità seguita fino ad oggi e testimoniata anche dalle numerose certificazioni ottenute tra cui l'ISO 9001 per i cereali ed i mangimi, gli standard DTP 030 e DTP 042 per i mangimi, l'IFS (International food standard) per i prodotti orticoli di prima e quarta gamma.
Contemporaneamente, ci proporremo al mercato sempre più come un'azienda multi settoriale, aumentando costantemente gli investimenti nei prodotti di quarta gamma, nel settore dei cereali e nei mangimi di qualità ed ampliando ulteriormente i servizi offerti agli agricoltori associati".
"Oltre alla sempre maggiore razionalizzazione dei costi ed alla gestione ottimale del buon equilibrio finanziario raggiunto in questi anni dalla cooperativa - prosegue Andraghetti - un'altra priorità per il mandato 2016/2018 sarà la promozione di importanti aggregazioni commerciali, senza dubbio strategiche per poter valorizzare al meglio le produzioni conferite dai soci".
"Attraverso questo progetto, che prevede anche il consolidamento dell'attuale modello organizzativo, - conclude il presidente - il fatturato del Cesac dovrebbe registrare un aumento costante, portandosi sui 65 milioni di euro nel 2016 ed arrivando a quota 68 milioni nel 2018".