"Il valore totale della produzione – sottolinea Stefano Andraghetti, presidente della cooperativa – ha superato i 66,6 milioni di euro, con un incremento superiore all’11% rispetto ai quasi 60 milioni di euro dell’annata precedente, mentre i ricavi delle vendite sono passati da 57,5 a oltre 63 milioni di euro (+9,6%)".
"In aumento l’attivo fisso, passato da quasi 15.100.000 euro ad oltre 16.150.000 euro e l’attivo circolante passato da circa 36,7 ad oltre 40,1 milioni. Il risultato netto ha superato i 190.000 euro".
“L’ultimo esercizio – dichiara il presidente della cooperativa – si è chiuso con una crescita importante prevista nel piano triennale".
Nel 2016 si è registrato un sensibile incremento del raccolto di cereali con una forte prevalenza dei grani duri di alta qualità indirizzati in gran parte alle maggiori aziende molitorie italiane.
Una percentuale della produzione cerealicola è stata destinata anche al sistema mangimistico interno – con mais, sorgo, orzo e altre proteo-oleaginose – fortemente orientato verso le stalle ad indirizzo lattiero-caseario.
Per quanto concerne le orticole, in seguito all’assenza di grandinate e di eventi piovosi e al particolare andamento delle temperature, il 2016 è stato un anno record per le cipolle e di forte produzione per le patate. Anche in questo esercizio si è registrato un buon andamento del prodotto di quarta gamma, che registra risultati incoraggianti nel segmento Horeca e della ristorazione, con vendite complessive pari a 6.300 tonnellate (erano 5.500 nel 2015).
Passando al settore vitivinicolo, la vendemmia 2016 è stata caratterizzata da un buon livello di conferimento sul piano quantitativo e da un ottimo standard qualitativo per gradazione e parametri chimici. Grazie agli importanti investimenti effettuati nelle nuove tecnologie negli ultimi anni, anche la vinificazione ha raggiunto livelli davvero elevati confermando la grande professionalità delle nostre maestranze. Sotto il profilo operativo, nell’ultimo esercizio Cesac ha, tra l’altro, aumentato di 12.000 ettolitri la capacità di stoccaggio, accrescendo così la quantità di uve o mosti lavorabili con effetti positivi sulle dinamiche economiche e sulla riduzione dei costi.
Trend positivo infine anche per il comparto dei servizi – che ha visto aumentare il volume d’affari per le linee fitofarmaci, concimi e irrigazione – e per quello mangimistico, che ha sviluppato un fatturato di 4,7 milioni (+14% sull’esercizio precedente) con oltre 18.700 tonnellate commercializzate.
"Nell’ambito del piano triennale varato l’anno scorso abbiamo messo a punto un moderno programma informatico, che sarà operativo il 1° gennaio 2018, con l’obiettivo di unificare i tre sistemi utilizzati fino ad oggi e poter così potenziare e velocizzare le informazioni gestionali, finanziarie e patrimoniali" conclude Andraghetti.
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Fonte: Cesac