“Con 348 campioni in gara, cento in più della precedente edizione, quest’anno il compito dei giudici è stato particolarmente impegnativo, considerato anche l’innalzamento del livello qualitativo medio – spiega Claudio Valente, vicepresidente vicario di Veronafiere – è la prova di come i produttori di tutto il mondo considerino Sol d’Oro il più importante momento di confronto e un efficace strumento internazionale di valorizzazione commerciale”.
Due i vincitori del Sol d’Oro ex aequo nella categoria fruttato leggero, ovvero l’azienda Olio di Dievole di Vagliari in provincia di Siena e la spagnola Explotacion Jame di Villagordo-Jaen, mentre il Sol di Bronzo è andato all’azienda Villa Santo Stefano di Lucca. Nella categoria fruttato medio, la più numerosa, podio tutto italiano, con Sol d’Oro all’azienda agricola Cosmo di Russo di Gaeta, Sol d’Argento all’azienda Laura De Parri di Canino in provincia di Viterbo e Sol di bronzo all’azienda Tommaso Masciantonio di Casoli, in provincia di Chieti.
Italia ancora in evidenza nella categoria fruttato intenso, la meno numerosa, con il Sol d’Oro assegnato all’azienda Ortoplant di Giovinazzo in provincia di Bari, Sol d’Argento alla Fattoria Ambrosio di Castelnuovo Cilento in provincia di Salerno e Sol di Bronzo all’azienda Vincenzo Marvulli di Matera (Basilicata).
Rivincita della Spagna nella categoria biologico, con vincitore del Sol d’Oro per distacco all’azienda Castillo de Canena di Canena, in Andalusia. Sol d’Argento al Frantoio Pruneti di San Polo in Chianti in provincia di Firenze e di nuovo Spagna per il Sol di Bronzo, assegnato a Finca La Torre di Malaga. Nella categoria monovarietali, anche questa molto numerosa e molto combattuta per l’alto livello qualitativo di tutti i campioni sottoposti a giudizio, il Sol d’Oro è stato assegnato all’azienda Ortoplant di Giovinazzo in provincia di Bari, il Sol d’Argento all’azienda Cosmo Di Russo di Gaeta e infine Sol di Bronzo alla spagnola Castillo de Canena.