Granarolo è tra i più grandi gruppi d'Europa nella distribuzione del latte con 12 stabilimenti in Italia e oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro di fatturato. E la Basilicata - è emerso nel corso dell’incontro - ha 39 soci in Granlatte ed uno dei nove consiglieri che ne compongono il Cda. Dal territorio lucano si conferisce latte a Granarolo per percentuali che sfiorano il 7% del lavorato dell'azienda, per un totale di circa 323.000 ettolitri, e la Basilicata è così quarta regione conferente d’Italia, dopo Lombardia, Emilia Romagna e Puglia. Il latte bovino conferito dagli allevamenti della Basilicata è pari al 35 % dell’intera produzione lucana.
Il presidente Calzolari ha sottolineato come Granarolo proseguirà nella sua azione di radicamento sul territorio italiano attraverso l'acquisizione di marchi e di quote societarie leader nella trasformazione di formaggi oltre che nella direzione della diversificazione sul mercato, trasformando il prodotto base e provando a fare in un futuro prossimo di Granarolo un marchio dell’agroalimentare.
Calzolari ha inoltre suggerito di sostenere gli allevatori nel rendere più efficienti le produzioni per farli competere al meglio sui mercati europei, che comprano latte a 28 cent/litro, mentre Granarolo al momento compera a 36/38 cent/litro, cosa che potrebbe presto essere non più sostenibile.
“Dopo aver ringraziato la Granarolo per la correttezza dei rapporti con i produttori di latte lucani che vengono pagati per le forniture erogate ed anche con puntualità – ha dichiarato a margine dell’incontro l’assessore Luca Braia - ho chiesto unitamente al presidente di Legacoop Paolo Laguardia e dei presenti al tavolo, a nome della Regione Basilicata, di istituire un tavolo tecnico attraverso il quale disegnare le strategie per valorizzare anche in questo settore l'identità lucana, valutando la possibilità di avviare una produzione che, attraverso anche la realizzazione di un marchio, possa distinguersi per qualità e tipicità e veicolare il territorio e il brand Basilicata”.
Braia ha inoltre affermato: “Fondamentale per il futuro potrebbe essere la nascita e la creazione di una Op per la valorizzazione del latte non solo come prodotto fresco, ma anche trasformato (yogurt, formaggi) da collocare sui mercati, oltre che verificare la possibilità di inserire un paniere di prodotti lucani nella distribuzione italiana ed internazionale dei punti vendita che Granarolo ha in programma di realizzare e in cui veicolare la produzione agroalimentare di qualità made in Italy.”