La Regione Basilicata si prepara all’adozione del Programma di sviluppo rurale 2014–2020 con la riunione del partenariato, fissata per domani. C’è attesa in Basilicata per questo passaggio istituzionale: il nuovo programma vale 680 milioni di euro e interviene in una regione ancora oggi caratterizzata da forti squilibri interni e che sta legando il suo futuro al rilancio del settore agricolo e della trasformazione agroindustriale.

E in vista della prossima riunione bilaterale con i servizi della Commissione europea, fissata per la fine di luglio, si terrà domani, 17 luglio, la riunione del tavolo del partenariato regionale per un confronto sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e sulle sue recenti modifiche concordate con la Commissione a seguito delle osservazioni ricevute da Bruxelles.

L’incontro è fissato alle 10 nella Sala Basento del dipartimento Politiche agricole e forestali a Potenza. I componenti del tavolo del partenariato possono consultare l'ultima stesura del Programma (versione del 29 maggio 2015) sul sito del Psr (www.basilicatapsr.it). L'incontro sarà presieduto dall'assessore Luca Braia e dal dirigente generale, Giovanni Oliva.

La strategia sin qui delineata da Braia prevede un Psr 2014-2020 snello, che punta tutto sui progetti di aggregazione dell’offerta, con un forte accento su alcune filiere, a cominciare da quella olivicolo olearia, che vedrà a giorni l’avvio formale della richiesta dell’Igp Lucania sull’olio extravergine di olive, fino a quella della zootecnia da latte, che parte da una rivalutazione della transumanza bovina. Senza dimenticare la valorizzazione della frutticoltura e lo sviluppo della frutta in guscio: recentemente la Ferrero ha firmato un accordo con la Regione Basilicata per lo sviluppo della coltura del nocciolo in regione, finalizzata alla trasformazione industriale.