Così Agrinsieme commenta la norma contenuta nella Legge Comunitaria entrata in vigore lunedì.
“I vantaggi per il sistema olio sono chiari – ribadisce il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari - Questa disposizione mette fine alle oliere anonime, spesso riempite chissà quante volte, magari spacciando per extravergine un prodotto di basso livello”.
Agrinsieme ha più volte chiesto a Bruxelles di appoggiare un testo comunitario che introducesse l’obbligo a livello europeo, ma le lobby degli esercenti, attraverso i Paesi consumatori, hanno ostacolato l’iter e hanno fatto sì che venisse rimandata la scelta a livello di singolo Stato membro.
“Ora che la norma è legge in Italia – continua Agrinsieme - non dobbiamo smettere di chiedere che l’obbligo venga esteso a livello comunitario”.
Occorre, inoltre, a parere di Agrinsieme, chiarezza per i produttori che forniscono i pubblici esercizi.
“Come ogni novità - spiega il Coordinamento - ha bisogno del tempo opportuno per entrare a regime. I nostri produttori attendevano la norma e l’hanno accolta con favore, ma mostrano preoccupazione sia per l’incertezza legata allo smaltimento delle scorte di bottiglie di olio già acquistate dagli esercenti, sia per l’innalzamento dei prezzi dei tappi che le aziende produttrici stanno presentando. Auspichiamo che il mercato si stabilizzi velocemente e che sia possibile consentire lo smaltimento delle scorte già acquistate dagli esercenti”.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Confagricoltura