Il target individuato dal governo è ambizioso e articolato: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
“Il piano – ha spiegato da Cernobbio il ministro Martina - coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismea e Isa, e intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. Siamo arrivati a questo importante risultato, dopo un lungo lavoro di analisi delle risorse e delle opportunità dei due istituti. Ora possiamo mettere a sistema un volume complessivo di sostegno agli investimenti con una dotazione finanziaria certa e già disponibile”.
Rimane il fatto che “l’iniziativa di impresa è salda nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire”, precisa Martina, “lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto”.
“Vogliamo dare un segnale forte alle imprese, in un momento di mercato difficile e con problemi anche sul fronte del credito – ha detto Martina -. Puntiamo su queste risorse per dare un'iniezione di fiducia al sistema e contribuire al rilancio e alla competitività, anche internazionale. Spazio anche ai giovani, non solo quelli già impegnati nel settore, ma per tutti quelli che guardano con interesse all'agricoltura e alle sue potenzialità”.
Sono questi, in dettaglio, gli strumenti definiti per promuovere i nuovi investimenti:
Contratti di filiera: rivolto alle piccole e medie imprese, le cooperative agricole, le op, i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro;
Contratti di distretto/filiera: rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro;
Equity a condizione di mercato: interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro;
Fondo di garanzia a prima richiesta: copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro;
Fondo di credito: le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro;
Start-up: acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro;
Subentro e imprenditoria giovanile: interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mtui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro;
Fondo investimenti: destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.
“Dopo il varo della Legge di stabilità - ha concluso Martina dal Forum di Cernobbio - facciamo un ulteriore passo nella direzione della crescita e dello sviluppo. Con questo piano di investimenti lo Stato non intende fare l’imprenditore, ma vuole investire in progetti concreti e assicurare un’amministrazione amica al fianco dei produttori”.
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