“È fondamentale che la proroga presentata dalla Regione Emilia Romagna sia ufficialmente confermata anche per il mondo dell’agricoltura” ammonisce il presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli “dopo le vicissitudini legate all’andamento climatico e dei mercati di questi ultimi mesi, le aziende agricole subirebbero un ulteriore durissimo colpo, venendo ulteriormente penalizzate. L’iniziale blocco rispetto al settore agricolo era da imputare al fatto che i fondi destinati al comparto agricolo provengono dall’Ue e sono soggetti ad un iter di autorizzazione troppo lungo e non in grado di rispondere con prontezza alla situazione di reale e immediata necessità”. Ad oggi, dunque, pare che anche per il settore agricolo sia possibile poter presentare la domanda di incentivo fino a primavera (ma manca ancora l’ufficializzazione), anche se a scapito del tempo necessario per l’esecuzione effettiva dei lavori. “Gli immobili agricoli presentano delle strutture non estremamente complesse perciò permettono una fase dedicata agli interventi strutturali relativamente veloce” prosegue Scaramagli “quindi la soluzione individuata può essere sicuramente positiva”.
Ma accanto alla necessità di un’azione tempestiva vi è un ulteriore imperativo: i criteri secondo cui verranno calcolati i contributi d’ora in poi non devono in alcun modo essere modificati rispetto alle domande già presentate, questo ovviamente per non rischiare di incorrere in situazioni di iniquità e differenze che non sarebbero assolutamente accettabili. “Nella provincia di Ferrara” conclude il presidente di Confagricoltura Ferrara “si sa che la maggior parte dei danni si sono contati tra le strutture agricole, quindi è un imperativo agire, ma mantenendo fede alle indicazioni normative date fino ad oggi per garantire la giusta equità di intervento e non trovarsi ad affrontare disparità tra gli incentivi concessi”.
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Fonte: Confagricoltura Ferrara