Si tratta di una varietà a maturazione precoce, da gennaio a giugno, selezionata nel Metapontino grazie ad un progetto di miglioramento genetico pubblico-privato, realizzato da Cra-Frf e dall’azienda Piraccini Secondo S.r.l. di Cesena.
La sua particolarità sta nell’essere tricolore, cioè tra il frutto rosso brillante e il sepalo verde c’è un petalo bianco, un vero e proprio marchio di riconoscimento per il consumatore, che la può immediatamente distinguere ad occhio nudo sugli scaffali. I frutti sono di media pezzatura, piuttosto regolare per tutta la durata della raccolta, di forma conica, di bel colore anche durante il periodo invernale, con polpa molto consistente, buoni contenuti zuccherini ed elevato potere antiossidante.
“Inoltre – afferma Walther Faedi, direttore del Cra-Frf e papà di Jonica – siamo riusciti a renderla consistente al tatto e la palato e al tempo stesso dolce al gusto, cosa assai difficile e impegnativa dal punto di vista genetico”.
È già in coltivazione in numerose regioni meridionali italiane ed è la prima varietà italiana ad essere sperimentata in Messico e California, tradizionali produttori di fragole. Il suo nome è stato scelto dagli alunni delle scuole elementari di Scanzano Jonico.
“Dopo l’oscar per l’innovazione che il Cra ha già vinto nel 2012 con la pera Falstaff – ha affermato il presidente Cra, Giuseppe Alonzo – un'altra soddisfazione per il nostro Ente, un’altra significativa testimonianza del contributo determinante della ricerca pubblica alla innovazione e alla competitività del nostro agroalimentare”.
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Fonte: CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura