Tra le coltivazioni che, nel complesso hanno ceduto in un mese l’8,1%, si registrano forti riduzioni dei prezzi nel comparto frutticolo (-18,7% in media), in un mercato caratterizzato da un surplus di offerta per le produzioni estive rispetto alle capacità di assorbimento della domanda. In forte calo anche gli ortaggi, che hanno perso mediamente il 16% su base mensile, mentre emergono flessioni più contenute, ma comunque significative, per cereali (-4,8%), semi oleosi (-5,7%) e vini (-2,3%). In controtendenza solo i listini degli oli di oliva, rincarati del 3% rispetto a maggio.
Nel comparto zootecnico la dinamica mensile mostra una flessione dei prezzi dello 0,2%, sintesi di una riduzione dello 0,7% dei lattiero-caseari e di un apprezzamento dello 0,2% del bestiame vivo. Più in dettaglio, bovini e ovi-caprini arretrano rispettivamente dello 0,9% e del 3,8%, mentre suini e avicoli spuntano in media aumenti del 3,4% e del 2,5% (-0,3% i prezzi delle uova).
L’andamento tendenziale dell’indice Ismea rivela, quest’anno, uno scenario di forte peggioramento per le produzioni vegetali. La frutta ha ceduto in media il 23,8% su giugno 2013, con ribassi compresi tra il -5,1% delle ciliegie il -42% delle albicocche e nettarine. Ancora più accentuate le riduzioni di prezzo per le coltivazioni orticole (-26,8% in media rispetto all’anno scorso), in una fase negativa che ha coinvolto tutti i prodotti di stagione. Riduzioni a due cifre si registrano a giugno anche per vini (-16,1% tendenziale), semi oleosi (-19,8%) e cereali (-10,9), mentre aumentano dell’1,9% gli oli di oliva.
Riguardo alle produzioni zootecniche, che hanno spuntato in media uno 0,3% rispetto a giugno 2013, a sostenere i listini è stata unicamente la componente lattiero-casearia (+4,1%), mentre animali vivi e uova hanno perso rispettivamente il 2,7% e il 4,2% su giugno 2013.
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Fonte: Ismea