Cibus e maltempo. Non che ci sia alcuna commistione fra il salone dell'alimentazione di Parma, aperto il 7 aprile, e le bombe d'acqua che hanno tragicamente flagellato città e campagne. Si tratta solo di due argomenti che in questi giorni hanno occupato le pagine dei quotidiani. Iniziamo dal maltempo che già il primo maggio ha martoriato il modenese devastando colture e frutteti, come riporta “Il Resto del Carlino”. Poi il maltempo se l'è presa con il basso Veneto ed ecco arrivare pioggia e grandine a danneggiare decine di aziende agricole come testimonia il 3 maggio il “Gazzettino”. Non va meglio nel mantovano, lo scrive nello stesso giorno la “Voce di Mantova”. Poi le nubi si spostano un più a Sud e a farne le spese sono le Marche, dove purtroppo si contano anche alcune vittime, un dramma che mette in secondo piano i pur gravi danni che secondo “Il Resto del Carlino” del 5 maggio assommano ad almeno 10 milioni di euro. Il “Corriere Adriatico” del 7 maggio si spinge oltre, ipotizzando danni per circa 60 milioni di euro. E c'è chi, come il quotidiano “Modena qui” del 6 maggio, denuncia il silenzio e l'indifferenza che accompagna chi deve vedersela con i tanti danni subiti.

Tutti al Cibus
E' su questo difficile scenario che si è aperta a Parma la 17esima edizione di Cibus, manifestazione che quasi quanto il Vinitaly riesce a catturare l'attenzione dei media. Si inizia così già dal primo maggio, quasi ad una settimana dall'apertura del quartiere fieristico parmense, con uno “speciale” che il settimanale “L'Espresso” dedica al Cibus. Pochi giorni dopo ecco arrivare i primi quotidiani, come “Avvenire” del 4 maggio, che parlano trionfalmente del Cibus come di un trampolino verso l'export. Nello stesso giorno anche “Il Sole 24 Ore” si occupa dello stesso argomento. Il giorno seguente è il turno di “Repubblica” con un abbinamento fra Cibus e la prossima Expo 2015 di Milano. “Il Giornale” del 6 maggio sceglie di puntare sulle curiosità esposte a Parma e cita il Parmigiano Reggiano in versione spalmabile e il culatello in confezioni da single. Più sobrio “Il Sole 24 Ore” che nello stesso giorno concentra invece l'attenzione sulle dichiarazioni del vice ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che nell'anticipare il Cibus ha dato notizia di un piano straordinario per sostenere le nostre esportazioni agroalimentari negli Usa. Di export agroalimentare si parla poi su “Italia Oggi” del 7 maggio per commentare ll progetto “eatalianbio” presentato al Cibus da Assocamerestero per promuovere il biologico made in Italy su mercati di Australia e Giappone. Dal Cibus arriva infine la notizia, riportata da “Il Sole 24 Ore” dell'8 maggio, della nascita di dieci nuove Dop italiane, che giungono così al traguardo di 264 denominazioni di origine, d'ora in poi tutelate anche negli acquisti on-line grazie ad un accordo siglato con la piattaforma eBay.

I mercati
Approfittando forse della concomitanza con Cibus, molti giornali hanno dedicato articoli e servizi sugli andamenti di mercato dell'agroalimentare italiano. “Italia Oggi” del primo maggio prende in esame l'andamento che in questo settore hanno registrato le piccole e medie industrie, con fatturati in crescendo sul fronte dell'export. E' poi il turno del “Corriere della Sera” che in una lunga intervista con il presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua, traccia i risultati ottenuti dal settore sui mercati internazionali. C'è spazio poi per notizie di attualità come quella riportata il 4 maggio da “Il Sole 24 Ore” sulla riapertura delle frontiere cinesi all'import dell'olio italiano. Non meno interessanti le prospettive che per l'olio si aprono sui mercati del Brasile, stando alle anticipazioni di “Italia Oggi” del  7 maggio. Ma se va meglio per l'olio, qualche segnale di rallentamento arriva per il vino sui mercati statunitensi, anche questa una notizia che ritroviamo sulle pagine de “Il Sole 24 Ore”.

Le industrie
Nel mondo delle industrie agroalimentari ha fatto molto parlare di sé l'accordo fra Coldiretti e Philip Morris in tema di commercializzazione del tabacco, accordo che secondo quanto riferisce “Libero” del primo maggio consentirà di salvare un considerevole numero di posti di lavoro. Sullo stesso argomento si può leggere poi l'articolo pubblicato il 3 maggio su “Il Sole 24 Ore”. Va meglio per il tabacco, ma qualche ombra cala sulla pasta. “Il Gazzettino” del 4 maggio scrive che il marchio Agnesi, oggi legato a Colussi, sta per sparire dagli scaffali. Ma “Il Giornale” del 6 maggio riporta una precisazione della stessa Colussi che smentisce l'abbandono del marchio Agnesi. “Il Sole 24 Ore” del 6 maggio dà voce a Guido Barilla per commentare la sigla del “protocollo Milano” che in vista della prossima Expo vuole tracciare gli impegni per una sfida al cibo sostenibile.

Occhi su Bruxelles
Chissà cosa ne pensano, a proposito di cibo sostenibile, i candidati alle prossime elezioni europee e quali sono i loro programmi per l'agricoltura. Se n'è purtroppo parlato poco e solo sulle pagine de “La Stampa” del 6 maggio (ma nelle pagine regionali) si può leggere qualche dettaglio. Ancora da “La Stampa” si apprende che nella Ue sono in aumento le registrazioni di semi di nuove varietà. A proposito di Europa il “Giornale di Brescia” del 4 maggio commenta lo scontro fra regioni che si sta consumando per l'utilizzazione delle risorse Ue per gli aiuti accoppiati. Significativo l'appello dell'assessore veneto all'Agricoltura, Franco Manzato, che dalle pagine del “Gazzettino” si scaglia contro l'impiego improprio (citando le piste ciclabili) che a volte viene fatto delle risorse destinate all'agricoltura.

 

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