"Con grande dispiacere ho avuto un atteggiamento molto rigido sulla proposta di accoppiamento delle barbabietole da zucchero e ho chiesto al governo un ripensamento, perché parliamo di un settore che, così com'è, senza nessuna rinegoziazione del comparto, non ha alcuna prospettiva".

Lo ha detto Gianni Fava, assessore all'Agricoltura della Lombardia, intervenendo questa mattina all'assemblea annuale di Coldiretti Mantova.

"Nel 2017 non ci saranno più le quote zucchero in Italia - ha spiegato - e dunque non ci sono prospettive di rilancio. Ma l'errore parte dal passato, quando l'Italia ha accettato dall'Unione europea, che aveva altri progetti fuorché difendere l'agricoltura nazionale, 88 milioni di euro per smantellare 15 zuccherifici su 19. Parliamo in tutta evidenza di fondi che non erano sufficienti per la riconversione".

Il futuro della barbabietola non appare roseo.
"Lo zuccherificio del Molise è in grande difficoltà e con gravi rischi di chiusura - ha spiegato l'assessore lombardo - mentre gli altri tre oggi in attività nel 2017 avranno finito le quote di produzione zucchero. Per cui, o approfittiamo dei sei mesi di presidenza dell'Unione europea per ammettere che in passato sono state fatte scelte sbagliate e ridiscutiamo la posizione del comparto a livello internazionale, oppure è meglio abbandonare".
Sulla non strategicità del settore bieticolo saccarifero, ha ricordato l'assessore, "si era già espressa la Conferenza delle Regioni nella riunione convocata lo scorso 7 aprile a Verona, proprio a fronte di una richiesta del Molise che chiedeva di intervenire a tutela e salvaguardia del proprio impianto, a forte rischio di chiusura".