Ad andare male sono stati soprattutto i prodotti freschi dell’agricoltura, che a gennaio hanno subito un calo delle vendite all’estero del 2,4 per cento tendenziale, in larga parte riconducibile all’ondata di maltempo che ha colpito l'Italia.
Come spiega la Cia - Confederazione italiana agricoltori, nel commentare i dati diffusi dall’Istat, in gennaio i violenti nubifragi che si sono abbattuti in particolare su Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e Lazio hanno messo le campagne ko, con allagamenti estesi che hanno soffocato e distrutto molte colture invernali in pieno campo. Da non dimenticare neppure il “caos viabilità”, che ha rallentato la logistica e i trasporti legati all’attività aziendale, quindi alla distribuzione dei prodotti, soprattutto quelli freschi.
"Ora bisogna aspettare i prossimi mesi per capire se si tratta di un calo isolato e legato a fattori stagionali - conclude la Cia -. D’altra parte, finora è stato proprio il settore agroalimentare a trainare le esportazioni nazionali, salvando i bilanci delle aziende dal crollo dei consumi interni e registrando nell’anno quasi 34 miliardi di euro di fatturato sui mercati stranieri, di cui oltre 5 miliardi (+7 per cento) grazie al vino, con un nuovo record storico oltre frontiera".
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