Sembra non finire mai questa ondata di maltempo che colpisce da Nord a Sud. L'elenco dei danni è lungo e non risparmia nessuno, agricoltura soprattutto. Le anticipazioni della nuova ondata di pioggia e neve arrivano il 31 gennaio dalle pagine del “Corriere della Sera”. Le prime “bombe d'acqua” colpiscono il Lazio e il “Tempo” del 2 febbraio lancia l'appello degli agricoltori che chiedono aiuto e sostegni per i raccolti distrutti sotto i campi allagati. Poi tocca a Veneto e Friuli, dove “Il Gazzettino” del 4 febbraio lancia l'allarme per orzo e mais che annegano nei campi sott'acqua. A rischio, scrive la “Voce di Rovigo” c'è anche la produzione di radicchio. Problemi inoltre per le stalle, in questo caso per i vasconi di liquame ormai stracolmi. Se ne parla il 4 febbraio sul “Giornale di Brescia” e dalle pagine de “Il Giorno” si avanza la richiesta per la Lombardia di un rinvio nello stop allo spandimento dei liquami previsto dalla direttiva Nitrati. Allagati in Veneto anche i fienili, spiega la “Tribuna” del 6 febbraio, con le scorte di foraggio azzerate. I danni maggiori sembrano essere quelli patiti nel modenese, dove per la sola agricoltura “Modena Qui” stima perdite per 54 milioni. Danni che nel complesso, fra Friuli, Veneto e Lazio , arrivano secondo “Il Sole 24 Ore” a oltre 100 milioni di euro. Il 5 febbraio il “Gazzettino” presenta un bilancio della situazione in Veneto, con almeno diecimila ettari di colture sott'acqua e gli fa eco “La Padania” con il governatore del Veneto, Luca Zaia, che chiede più attenzione per i danni subiti dalla sua regione. Un riepilogo delle criticità nelle varie regioni a causa del maltempo è infine pubblicato sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 6 febbraio.
Lavoro e burocrazia
Alle preoccupazioni degli agricoltori si aggiungono poi le difficoltà di mercato che in alcune situazioni sono talmente gravi da portare alla chiusura delle aziende. È quanto accade in Veneto dove le il numero di aziende si è dimezzato, come denuncia il “Gazzettino” del 31 gennaio. Non è dissimile la situazione che si registra in Piemonte e “Il Giornale” denuncia come nei campi stiano crescendo non le coltivazioni, ma il malcontento. Anche il settore ortofrutticolo, scrive “Il Sole 24 Ore” dell'uno febbraio, sta registrando significative flessioni. E cresce il numero di disoccupati in agricoltura, si tratta di un'inversione di tendenza per il settore agricolo, come si apprende dal “Messaggero” del 31 gennaio. Ecco allora arrivare da Agrinsieme, attraverso le pagine del “Giornale di Brescia”, la proposta al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, di rilanciare il lavoro con il settore primario. Purché si risolva il nodo della eccessiva burocrazia che grava sui campi. È ancora Agrinsieme che lo denuncia questa volta alle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 3 febbraio.
L'identità dell'olio
Per l'olio le preoccupazioni non derivano dal maltempo, ma dalla campagna di stampa avviata sui quotidiani statunitensi a proposito delle frodi. Se ne parla su “Repubblica” del 31 gennaio che segnala i problemi derivanti dalla apposizione di etichette che dichiarano un made in Italy che non corrisponde alla realtà. Una vicenda, scrive “L'Unità” nello stesso giorno, che getta discredito su tutto il made in Italy. Nei giorni seguenti la stampa americana ridimensiona le sue critiche, ma il danno all'immagine dell'olio italiano, a parere de “Il Giornale” del primo febbraio, è ormai fatto. E mentre si discute di etichette più o meno menzognere, “La Stampa” del 4 febbraio informa che si va riducendo il numero delle aziende che coltivano ulivi. E la produzione di conseguenza cala, come si apprende il giorno seguente da “Italia Oggi”.
Latte, pioppo e Cannabis
Altri settori sono al contrario in una fase di rilancio. È il caso della coltivazione del pioppo per il quale si è realizzato un protocollo d'intesa, dove cinque regioni si sono impegnate per lo sviluppo di questa coltivazione. Lo scrive il “Resto del Carlino” del 31 gennaio. Approfondimenti su questo progetto si possono leggere l'uno febbraio sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Si vorrebbe poi recuperare la coltivazione della cannabis. È la proposta del sindaco di Racale, in provincia di Lecce, che guida un progetto per sviluppare questa coltivazione. I dettagli si possono leggere su “Repubblica” del 3 febbraio. Tra le novità c'è da annoverare anche quella proposta da Copagri a proposito del latte commercializzato con il brand “Buono e Onesto”. Arriverà sugli scaffali dei discount nei prossimi giorni e si tratta di latte che costerà un po' meno, ma che sarà pagato un po' di più agli allevatori. Se ne parla su “Italia Oggi” del 5 febbraio.
06 febbraio 2014 Economia e politica