Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, questa mattina alla mobilitazione di Coldiretti al valico del Brennero, dove ha assistito anche a un controllo, eseguito dalle forze dell’ordine preposte, a un camion che trasportava cosce di carne di maiale, alcune delle quali non marchiate correttamente. Nel frattempo, anche il Corpo forestale dello Stato sta effettuando controlli a Vipiteno
“Crediamo che l’Europa sia un valore, siamo europeisti convinti, ma dobbiamo difendere l’agricoltura italiana, non quella tedesca. Sono convinta che l’Italia abbia un potere e un potenziale enorme. E questo grazie al lavoro degli agricoltori italiani che in tutti questi anni – ha dichiarato il ministro - si sono dedicati a portare avanti la qualità, la tradizione, i nostri valori identitari. Il risultato lo abbiamo visto ed è sotto gli occhi di tutti: è il nostro patrimonio agroalimentare, unico e insostituibile. Lo dobbiamo proteggere e valorizzare”.
“Ma un’altra questione fondamentale per noi è quella dell’etichettatura, per cui siamo oggi qui - ha continuato De Girolamo -. Dobbiamo portare avanti anche questa battaglia e lo dobbiamo fare anche per la carne di maiale, in Italia come in sede comunitaria. Nel corso degli anni, il nostro Paese è riuscito a fare dei passi in avanti importanti in questa direzione. Facciamo il nostro percorso, un passo alla volta, per ottenere quello che davvero merita il nostro patrimonio agroalimentare, che tutto il mondo ci invidia e per questo imita”.
“In un mercato globalizzato come quello in cui ci troviamo, i consumatori non sono però nella condizione di comprendere esattamente quali prodotti siano italiani e quali no. Dobbiamo affrontare con tutte le nostre forze – ha aggiunto il Ministro - le sfide con cui abbiamo a che fare a Bruxelles e questo lo dobbiamo fare per salvaguardare il nostro patrimonio e i nostri agricoltori non solo a livello economico. Perché si tratta di una necessità per il nostro Paese anche a livello culturale”.
“È vero, ci sono ancora molti prodotti per cui dobbiamo lottare e questo lo stiamo facendo e continueremo a farlo. Non possiamo dimenticare che la nostra mission è quella di valorizzare la nostra eccellenza che è nel Dna della nostra agricoltura. Lo dobbiamo fare per i nostri agricoltori e per i consumatori che non possono e non devono essere ingannati da chi specula, da chi fa il furbo sulla salute degli altri, causando danni di immagine ed economici ai nostri produttori onesti che sono costretti a pagare per la scorrettezza e la disonestà di altri. Non è accettabile, non è tollerabile, tanto più in questo momento di crisi”.
“Ma in questa prospettiva, sono tanti gli elementi che dobbiamo considerare. Come, per esempio, la questione relativa all’autoprovvigionamento alimentare. In Italia non abbiamo un livello sufficiente e per questo siamo costretti a importare dall’estero. Ma per colmare questo gap è necessario agire a più livelli. Dobbiamo essere in grado di cambiare rotta e per farlo dobbiamo tutelare prima di tutto l’attività agricola e la presenza degli agricoltori sul territorio".
“È ora di dire basta anche all’abbandono delle terre agricole, basta alla colata di cemento che spazza via le nostre campagne. Abbiamo un provvedimento, che rappresenta un vero e proprio progresso di civiltà, come il disegno di legge contro il consumo del suolo agricolo che dobbiamo far diventare legge il prima possibile. E anche in questo caso, ricordiamocelo, si tratta di una battaglia culturale”.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali