Lombardia
Oltre un milione per la promozione di Dop, Igp e bio

 

La Regione Lombardia stanzia 1,2 milioni di euro per promuovere le produzioni a marchio Dop e Igp, i vini a denominazione di origine protetta e i prodotti biologici. Sarà questo l'importo del bando 2013 sulla misura 133 del Programma di sviluppo rurale, che finanzia le attività di informazione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità.

 

A partire dal 1 marzo, giorno di pubblicazione del bando sul Burl, fino al 15 aprile, i consorzi di tutela, delle produzioni Dop/Igp e dei vini a denominazione Docg e Doc, e le associazioni di produttori biologici potranno presentare domanda e ottenere il cofinanziamento regionale, fino a un massimo di 100 mila euro, per le loro iniziative promozionali e pubblicitarie, quali partecipazioni a fiere e manifestazioni agroalimentari, missioni commerciali e incontri con buyer e giornalisti, pubblicità e ricerche di mercato.

 

I prodotti interessati sono tutti i vini lombardi (42 denominazioni tra Docg, Doc e Igt), i 23 prodotti a marchio Dop/Igp e le produzioni agricole ottenute con metodi biologici.

 

 

Veneto
Sviluppo rurale, altri 9,2 milioni per i bandi veneti

 

La Giunta regionale ha incrementato per un totale di 9 milioni 267 mila euro alcune misure del Programma di sviluppo rurale del Veneto aperte con gli ultimi bandi. 
L’assessore Franco Manzato, che ha proposto il provvedimento, ha spiegato che si tratta delle iniziative previste nel luglio scorso per la misura 114 “Utilizzo dei servizi di consulenza”, incrementata di 281.140 euro; per la misura 226 “Ricostruzione del potenziale forestale e interventi preventivi” ( incrementata di quasi 3 milioni 792 mila euro); per la misura 227 “Investimenti forestali non produttivi” (poco meno di 3 milioni 59 mila euro); della misura 216 “Investimenti non produttivi az. 5 – Impianto delle nuove formazioni di fasce tampone, siepi e boschetti”, aperta con il bando del dicembre scorso (2 milioni 136 mila euro). "In questo modo – ha sottolineato l’assessore – è possibile finanziare le ulteriori domande ritenute ammissibili dopo l’istruttoria svolta da Avepa, la nostra agenzia per i pagamenti in agricoltura”.

Sulla misura 114 sono state presentate 2.270 domande, per un importo di aiuto richiesto di euro 3.281.140 a fronte di 3 milioni di euro messi a bando. Sulla misura 226, risultavano presentate 158 domande per un importo richiesto di oltre 10 milioni 791 mila euro a fronte dei 7 milioni a bando, mentre per la misura 227 sono state presentate 107 domande per circa 6 milioni 59 mila euro, a fronte dei 3 milioni a bando. Molte amministrazioni comunali e Comunità montane hanno chiesto di integrare le risorse a bando per le misure 226 e 227, che permettono di migliorare l’ambiente e il paesaggio rurale, la prevenzione dei dissesti  e la ricostituzione di superficie boscate danneggiate da frane e incendi. Anche sulla misura 114 del luglio scorso e sulla misura del bando di dicembre sono state richieste integrazioni finanziarie e la Giunta ha ritenuto di consentire la finanziabilità di tutte le domande ammissibili.

 

Sempre rispetto alla misura 226, con un altro provvedimento la Giunta ha differito al 31 luglio 2013 i termini per la realizzazione degli interventi finanziati. Sono stati inoltre differiti al 20 maggio i termini, altrimenti in scadenza il 28 febbraio, per l’acquisizione delle autorizzazioni per la riduzione della superficie boscata o la realizzazione di movimenti terra relativi alle misure 122, 125, 226 e 227.

 

 


Puglia
Burocrazia, con i “Super Caa” tempi certi e interlocutore unico per le imprese agricole

 

Tra le primissime Regioni in Italia, la Puglia ha avviato un processo di snellimento amministrativo per le imprese agricole tramite il potenziamento delle attività svolte dai Centri di assistenza agricola (Caa), con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico delle imprese agricole. 

 

Due gli obiettivi del provvedimento: la semplificazione amministrativa e lo snellimento burocratico per le pratiche amministrative delle imprese agricole.

 

Unanime l’apprezzamento di tutte le organizzazioni professionali che si esprimono in maniera congiunta: “Ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale. Non si poteva fare norma migliore per dare continuità al lavoro svolto in questi anni. Ora tocca a noi, ai Centri di assistenza agricola, alle organizzazioni di categoria, il compito di strutturarsi al meglio per adempiere efficacemente alle funzioni assegnate, gestendo con trasparenza le procedure e i percorsi autorizzativi”.

 

Per ulteriori informazioni sui procedimenti amministrativi individuati visita la pagina sul il sito della Regione Puglia.

 

 

 

Liguria
Miele, approvato il piano di sostegno al boom del settore

 

Approvato dalla giunta della Regione Liguria, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, il programma triennale regionale 2014-2016 di interventi per il miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele

 

In Liguria gli apicoltori sono circa 1300, con una dotazione di oltre 25 mila alveari.

 

Il provvedimento consente alla Regione Liguria di presentare al ministero delle Politiche agricole la programmazione riguardante il comparto, dalla quale poi dipenderanno i contributi comunitari e statali ai produttori di miele.

 

Sulla base delle richieste degli operatori del settore, il programma triennale della Regione Liguria comprende diversi obiettivi. Fra questi, l’assistenza tecnica agli apicoltori per razionalizzare e ammodernare gli allevamenti con uso ridotto di pesticidi, la riduzione dei costi di produzione, l’assistenza tecnica agli apicoltori in base alla loro specializzazione, la promozione di incontri di aggiornamento e divulgazione, il costante miglioramento della qualità delle produzioni, il sostegno al ripopolamento del patrimonio apistico regionale, i contributi per acquisti di arnie e sciami.