La Commissione europea ha autorizzato l'Italia ad attuare un regime di aiuti di Stato per 2,66 miliardi di euro a sostegno della ripresa dell'agricoltura dai danni provocati dai terremoti che hanno colpito Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto il 20 e 29 maggio 2012.

 

Il regime, che prevede la concessione di aiuti a oltre 1 000 imprese agricole attive nella produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, è stato giudicato dalla Commissione compatibile con la normativa dell'Ue sugli aiuti di Stato al settore dell'agricoltura e silvicoltura.

 

La misura autorizzata, che offre una compensazione per i danni materiali e i danni economici provocati dai terremoti e dalle successive scosse di assestamento, è volta a riportare le imprese colpite alla situazione precedente la calamità naturale e a consentire loro di riprendere l'attività, senza tuttavia conferire loro per questo un vantaggio supplementare.

 

L'aiuto è concesso mediante sovvenzioni dirette, contributi in conto interessi, garanzie e leasing finanziario agevolato. L'entità del danno è stabilita in ogni singolo caso. L'importo della compensazione ricevuta non può superare l'entità totale dei danni provocati dalla calamità naturale. Le autorità italiane hanno confermato che si terrà conto delle norme relative al cumulo degli aiuti e che l'importo complessivo della compensazione ricevuta da un singolo beneficiario da fondi pubblici combinati con indennità assicurative non supererà comunque il 100% dei danni accertati.

 

In considerazione delle garanzie offerte dalle autorità italiane, la Commissione ha concluso che la misura si limita a compensare i danni provocati dalla calamità naturale e prevede un meccanismo adeguato per evitare sovracompensazioni.

 

Il testo integrale della decisione della Commissione sarà pubblicato nel registro degli aiuti di Stato, sul sito della DG Concorrenza, con il numero SA.35482.