Ci si ricorda dell’agricoltura e del lavoro agricolo solo quando la cronaca denuncia gravi episodi criminali, come lo sfruttamento dei clandestini o le truffe all’Inps. Ma l’agricoltura non è questo; è un settore vitale, innovativo, eclettico e con grandi potenzialità di crescita. Lo dimostra il fatto che, nonostante la congiuntura negativa, il mercato del lavoro è in lieve crescita ed il valore aggiunto è tornato ad essere positivo”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel suo intervento al convegno su “Lavoro, occupazione, produttività”.

 

L’occupazione nel settore agricolo è stata sostanzialmente stabile, con vari momenti di crescita nell’ultimo decennio. Quest'anno nel primo trimestre l’assunzione di manodopera ha registrato +6,7%, nel secondo ha superato l’incremento a due cifre (+10,1%).

 

A fronte di una riduzione del numero complessivo delle aziende aumenta la loro dimensione media, crescono gli imprenditori agricoli professionali e aumentano le società agricole di persone e di capitali. Urge favorire e sviluppare l’esercizio in forma societaria dell’impresa agricola in un settore caratterizzato ancora oggi da un’eccessiva frammentazione del tessuto produttivo e da piccole dimensioni aziendali. Del resto i dati dimostrano che è proprio nelle società e nelle imprese più professionalizzate che si concentra l’occupazione dipendente. Queste imprese hanno gli stessi problemi e incontrano le medesime difficoltà delle imprese degli altri settori produttivi: elevata pressione fiscale e contributiva sul lavoro, bassa produttività, eccesso di burocrazia.

 

Mario Guidi infine ha evidenziato le proposte di Confagricoltura per consentire alle imprese agricole di crescere in termini occupazionali e di migliorare la produttività. Per Confagricoltura è necessario:

• estendere le misure di riduzione del cuneo fiscale alle aziende agricole che occupano operai a tempo determinato con garanzia occupazionale di almeno 100 giornate;

• rendere strutturali, certi e di semplice applicazione gli incentivi fiscali e contributivi sulle erogazioni legate alla produttività;

• rivedere le aliquote antinfortunistiche del settore agricolo, oggi sovradimensionate;

• bloccare gli aumenti annuali dello 0,20% delle aliquote pensionistiche agricole;

• introdurre le “assunzioni di gruppo” per le reti d’impresa e per i gruppi economici o familiari;

• attuare le semplificazioni previste dal T.U. Infortuni per i lavoratori stagionali sulla base delle indicazioni fornite dall’Avviso comune del settembre 2011;

• applicare gli sgravi già previsti dalla normativa vigente alle imprese virtuose in materia di salute e sicurezza sul lavoro.