Al Congresso degli agricoltori europei in corso a Budapest, il commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Ciolos ha ribadito ciò che aveva anticipato a settembre in materia di diritti di impianto vitivinicoli. E cioè che “i vini con e senza indicazione geografica hanno bisogno di regolamentazione e che la liberalizzazione non é un'opzione". 
 
"Si tratta di affermazioni importanti - ha commentato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - che dimostrano quanta strada sia già stata fatta verso una conferma del sistema di gestione degli impianti vitivinicoli". 
 
"Siamo soddisfatti - ha proseguito Guidi - perché é ormai evidente che la Commissione si sta orientando verso la posizione di Confagricoltura, sostenuta anche dal Parlamento europeo e dal ministero per Politiche agricole". 
 
"Ci attendiamo ora - ha concluso il presidente di Confagricoltura - che a novembre, con l'ultima riunione del "Gruppo di alto livello" deputato alla questione, si chiuda definitivamente il dossier secondo le nostre aspettative, che sono quelle dei viticoltori italiani".