"Gli interventi stabiliti lo scorso 5 luglio in Consiglio dei ministri hanno come obiettivo quello di rendere più razionale, efficiente ed efficace il lavoro degli enti collegati al ministero"

Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania ha commentato le disposizioni previste dal decreto sulla spending review. Tra i punti cardine del piano di interventi, volto al risparmio nella pubblica amministrazione, c'è la soppressione dell'Inran, l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Le  funzioni ed i compiti già affidati all'Istituto sono attribuite al Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) mentre all'Ente risi sono trasferite le competenze dell'Inran nel settore delle sementi elette. 

E' stato inoltre disposto il riordino di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Le funzioni di coordinamento relative al finanziamento della Politica agricola comune siano svolte direttamente dal Mipaaf, che agirà come unico rappresentante dello Stato italiano nei confronti della Commissione europea per tutte le questioni relative al Feaga e al Feasr. Al contempo viene modificato il modello di governance che prevedeva un presidente e un Cda, e si istituisce invece un unico direttore dell'Agenzia scelto in base a criteri di alta professionalità e conoscenza del settore agroalimentare. La dotazione organica di Agea attualmente esistente è ridotta del 50% per il personale dirigenziale di prima fascia e del 10% per il personale dirigenziale di seconda fascia. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto, saranno individuate le risorse umane, strumentali e finanziarie riallocate presso il Mipaaf, attraverso decreti ministeriali di natura non regolamentare del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze.