Due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili sono stati varati dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera insieme al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini e dell'Agricoltura, Mario Catania.
I due provvedimenti, all'esame dell'autorità dell'Energia e della Conferenza Stato-Regioni, definiscono i nuovi incentivi per l'energia fotovoltaica (Quinto conto energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).
Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per il non fotovoltaico.
Raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l'impatto sulle bollette di cittadini e imprese: queste le principali finalità.
Il nuovo regime pone le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato (calati radicalmente nel corso degli ultimi anni). Vengono favorite le tecnologie con maggior ricaduta sulla filiera economico-produttiva nazionale e ad alto contenuto innovativo, introducendo inoltre meccanismi per evitare distorsioni a livello territoriale e conflitti con altre filiere produttive nazionali, in particolare con quella alimentare.
Controllo degli impianti
Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i micro impianti).
Gli obiettivi europei
L'intento principale del Governo è programmare una crescita dell'energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l'incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica.
"Con i due decreti – hanno dichiarato i ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L'energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è essenziale supportarla favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale - hanno concluso i ministri - sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione".
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